Viticoltura in Sardegna: modifiche al bando regionale evitano perdite economiche Accolte le richieste di Confagricoltura e dei Consorzi: più certezze per le imprese del settore

Una vigna nelle campagne sarde

Un’importante vittoria per il settore vitivinicolo sardo. L’Assessorato all’Agricoltura ha accolto le richieste di modifica al bando sulla ristrutturazione e riconversione dei vigneti per il 2025/2026, avanzate da diversi Consorzi di tutela e fortemente sostenute da Confagricoltura Sardegna. Il nuovo decreto, pubblicato oggi, corregge criticità che avrebbero potuto causare pesanti perdite economiche alle imprese del settore.

«La Regione ha rimediato all’obbligo di espianto prima ancora della presentazione della domanda di aiuto, una procedura che esponeva gli agricoltori al rischio di anticipare risorse senza alcuna certezza di finanziamento», ha dichiarato Stefano Taras, presidente di Confagricoltura Sardegna. Con il precedente bando, infatti, le aziende dovevano affrontare costi ingenti per l’estirpazione dei vigneti senza garanzia di ottenere il contributo, mettendo a rischio intere annate produttive.

Le nuove disposizioni permetteranno invece alle aziende di completare una o due vendemmie prima di procedere all’estirpazione, un sistema già adottato in altre regioni italiane dove il reddito per ettaro risulta più elevato rispetto alla Sardegna. Secondo Taras, questa modifica è un esempio di come il dialogo tra istituzioni e mondo agricolo possa portare a soluzioni concrete per le imprese.

«La collaborazione tra imprese, organizzazioni di categoria e istituzioni è fondamentale per migliorare misure che, a volte, non rispondono pienamente alle esigenze di chi lavora ogni giorno nei campi», ha concluso Taras. Una decisione che porta respiro al settore e garantisce maggiore stabilità ai produttori sardi.

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