Il 18 ottobre, la Fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” promuove l’iniziativa globale “Un milione di bambini recita il Rosario per la pace nel mondo”, a cui papa Francesco ha dedicato parole di incoraggiamento all’Angelus del 13 ottobre. Il Pontefice ha invitato tutti ad unirsi ai piccoli partecipanti nella preghiera, ricordando l’anniversario dell’ultima apparizione della Madonna a Fatima e affidando all’intercessione mariana le nazioni devastate da guerre e violenze.
L’evento mira a coinvolgere un milione di bambini nel recitare il Rosario, una preghiera di intercessione che, secondo il Papa, rappresenta un momento di solidarietà e speranza. Questo gesto, pur piccolo, acquisisce un grande significato, dimostrando che la pace può essere cercata attraverso l’unità e la preghiera. La Madonna diventa, infatti, protagonista accanto ai bambini, come guida spirituale che invita a guardare oltre il proprio benessere, verso il bene comune.
L’iniziativa fa riflettere sul ruolo dei bambini nella Chiesa: non semplici partecipanti passivi, ma attivi “protagonisti della storia”, che con la loro purezza e fede spontanea possono contribuire alla costruzione di un mondo più giusto. Maria, a sua volta, si pone come “compagna di viaggio” nel cammino spirituale, offrendo un esempio di giustizia superiore, lontano dalle logiche di vendetta e violenza.
La preghiera mariana del Rosario, ripresa dalla storia delle apparizioni a Fatima, si trasforma in un potente strumento di pace. Come ha sottolineato papa Francesco, anche i più piccoli possono avere un impatto significativo, ricordandoci che la fede e la preghiera, se fatte con il cuore aperto, possono superare ogni barriera.
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