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Ospiti negli studi Radio Kalaritana
Una missione. Così Chiara Griffini, presidente del Servizio tutela minori e persone vulnerabili della Cei, ha definito l’impegno dei tanti che in tutta Italia assicurano ascolto e cura, due azioni indicate da papa Francesco nel 2023, nel corso dell’incontro con i servizi diocesani.
Ospite degli studi di Radio Kalaritana, la presidente Griffini ha ricordato come il servizio sia attivo solo dal 2019 ma «sappiamo – ha evidenziato – che l’attenzione su questo aspetto è nel cuore della Chiesa».
«Stiamo cercando di far sì che la tutela minori e delle persone vulnerabili – ha sepcificato Griffini – venga vissuta per quello che è: promozione e cura del bene relazionale, cuore del vita cristiana, nella sua dimensione comunitaria e che ciò venga realizzato all’interno delle diverse diocesi, promuovendo, soprattutto, il servizio all’interno delle attività di pastorale, in modo che la tutela minori sia fedele alla sua missione: aiutare le autorità nella cura e nell’accompagnamento di chi mai dovesse essere ferito da persone “di Chiesa”».
«Questo – ha proseguito – perché nessuno deve vivere questo dramma in solitudine, ma ci sia una Chiesa attenta e pronta nell’instradare immediatamente percorsi di verità e di giustizia, secondo gli strumenti che le sono propri».
«Ciò che è fondamentale è l’accompagnamento sotto il profilo umano di coloro che sono feriti, prendendosene cura, ma anche di assistere che si è macchiato di questi crimini, in modo che non possano perpetuare azioni che hanno commesso».
Don Michele Fadda è l’incaricato regionale per la tutela minori e fino a pochi giorni fa è stato anche il referente diocesano.
«Il nostro servizio – ha detto ai microfoni della Radio – è stato uno dei primi ad essere stato attivato e l’invito ad interagire con gli Enti territoriali lo abbiamo accolto a livello diocesano promuovendo alcuni convegni,l’ultimo lo scorso anno al Palazzo di Giustizia di Cagliari, alla presenza di don Fortunato di Noto, presidente dell’associazione Meter, sulla tutela dei minori in rete: quell’appuntamento ci ha permesso di entrare in contatto con le associazioni che si occupano di queste tematiche».
«A livello diocesano – ha concluso don Michele – l’impegno si realizza nel formare, nel sensibilizzare e nell’informare le varie componete della Chiesa».
Roberto Comparetti
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