Mobilità

Trasporti: passi avanti sul fronte della continuità aerea, in mare scoppia il caso Cin Incontro a Roma tra assessorato e Ministero dei Trasporti, mentre la Procura di Genova apre un'inchiesta sull'ex Tirrenia

Un incontro positivo. Così Barbara Manca, assessora regionale ai Trasporti ha definito il vertice che ha visto il confronto tra l’assessorato e i rappresentanti del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il tavolo si è tenuto nella giornata di ieri, giovedì 10 marzo, e ha messo il focus sulla questione della nuova continuità territoriale.

«L’incontro è stato molto positivo – ha dichiarato l’assessora – I dirigenti del Ministero hanno apprezzato il metodo di lavoro che si basa sull’analisi di una ricca e aggiornata banca dati, condizione propedeutica per supportare la proposta dell’Assessorato. L’analisi ha evidenziato le criticità dell’attuale sistema e le esigenze di mobilità dei residenti». Dal ministero si è parlato invece di “condivisione” e “supporto” a quella che dovrebbe essere una parziale trasformazione di un sistema di mobilità a favore dei sardi. Il prossimo passo dovrà essere fatto a livello continentale. La partita, infatti, si giocherà in campo europeo. «Molto presto – ha continuato l’assessora – ci sarà una nuova riunione di preparazione all’incontro con la Commissione Europea». L’obiettivo per la Regione resta quello di una costruzione di una continuità più rispondente ai bisogni dei cittadini isolani e originari dell’isola, in grado di offrire più voli con maggiore frequenza e assicurare così il diritto alla mobilità. Un cambio di passo necessario a fronte delle difficoltà e delle incertezze degli ultimi anni.

Se sul fronte del trasporto aereo si continua a lavorare per ciò che verrà, su quello del trasporto via mare nella serata di ieri è arrivata una notizia che lascia più di qualche perplessità. Tre traghetti della Compagnia Italiana di Navigazione (Cin), l’ex Tirrenia, della linea Genova-Porto Torres, sono stati sequestrati nel capoluogo ligure a seguito di un’inchiesta per frode in pubbliche forniture. Fortunatamente per i pendolari e per chi aveva prenotato già un viaggio in nave il trasporto di linea non si fermerà. Le autorità hanno provveduto a riportare le navi alle condizioni dettate dalle regolamentazioni e possono riprendere il mare. Più di un dubbio però resta sul rispetto dell’ambiente. Le imbarcazioni messe in mare dalla Cin, secondo la Procura di Genova, non avrebbero avuto le caratteristiche fissate dalle regolamentazioni internazionali. I motori e i generatori sarebbero stati manomessi o dotati di componenti non originali. Così si sarebbero rese necessarie documentazioni false per evitare controlli o eventuali richieste, che però si sono verificate fino allo scoppio del caso. La Procura ligure continuerà ora un’inchiesta che si preannuncia delicata, dato il rapporto tra Cin e Ministero delle Infrastrutture.