In occasione della Giornata della memoria, lunedì 27 gennaio alle ore 16, nella sede della Fondazione Siotto a Cagliari (via dei Genovesi 114) si svolgerà l’incontro “Sulla strada di Etty Hillesum: itinerario umano e spirituale di una donna”, dedicato alla scrittrice olandese di origine ebrea, autrice del “Diario 1941-1943”.
Durante l’iniziativa interverranno mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, e Aldo Accardo, storico. L’evento è organizzato dalla stessa Fondazione, in collaborazione con la Diocesi di Cagliari e il Comitato Sardegna Grandi Eventi.
All’inizio del suo Diario, Etty è una giovane donna di Amsterdam, appassionata e intensa. Si dedica alla lettura di autori come Rilke, Dostoevskij, Jung. Sebbene sia ebrea, non segue scrupolosamente la religione. Tuttavia, è attratta dai temi spirituali e, talvolta, li esplora nei suoi scritti. Col passare del tempo, però, la realtà della persecuzione inizia a farsi sempre più presente nelle sue annotazioni. Etty registra le notizie sui suoi amici scomparsi nei campi di concentramento, uccisi o arrestati. Un giorno, mentre si trova davanti a un gruppo di alberi, legge un cartello che recita: «Vietato agli ebrei». In un altro momento, alcuni negozi vengono chiusi agli ebrei. Un giorno ancora, agli ebrei è vietato l’uso della bicicletta. Etty scrive: «La nostra distruzione si avvicina di soppiatto da ogni direzione, presto il cerchio sarà chiuso intorno a noi e nessuna persona buona che vorrà aiutarci potrà più varcarlo».
Nonostante tutto, man mano che il cerchio si restringe, Etty sembra acquisire una forza dell’anima straordinaria. Non si preoccupa minimamente della possibilità di salvarsi, anche se ne avrebbe la possibilità. Si concentra invece su come potrebbe essere di aiuto a chi, come lei, si prepara a condividere il “destino collettivo” della morte orchestrata dalle autorità naziste.
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