Siccità in Sardegna: migliora il quadro generale
ma con criticità in alcuni territori
Disposti piani di razionamento idrico per 17 comuni del Nuorese mentre si cercano nuove fonti d'approvvigionamento

La diga di Maccheronis

Le recenti piogge e nevicate hanno portato sollievo alla Sardegna, colpita da una lunga siccità durante l’autunno. Secondo il bollettino dell’Autorità di Bacino di fine dicembre 2024, le riserve idriche negli invasi sardi ammontano a oltre 749 milioni di metri cubi, il 41,1% della capacità totale. Si registra un aumento di 32 milioni di metri cubi rispetto a novembre, quando i livelli erano al 39,3%.

Tuttavia, non tutte le aree dell’isola possono tirare un sospiro di sollievo. Nel nuorese, gli invasi di Olai e Govossai, che alimentano l’acquedotto di Jann’e Ferru per 17 comuni, tra cui Nuoro, Dorgali e Fonni, sono in una situazione critica. Le risorse idriche disponibili superano di poco i 2,229 milioni di metri cubi, meno del 20% della capacità massima autorizzata. Questo dato, in costante diminuzione, ha portato le autorità a dichiarare il livello d’allerta “pericolo”.

Per affrontare l’emergenza, Abbanoa ha predisposto un piano di razionamento che prevede l’erogazione dell’acqua a giorni alterni a partire da lunedì 27 gennaio. Contemporaneamente, si lavorerà per individuare nuove fonti di approvvigionamento locali, verificare le utenze sensibili e attivare servizi sostitutivi tramite autobotti. Il sistema di pompaggio esistente verrà potenziato per ottimizzare l’utilizzo delle riserve di Govossai, mentre a Olai sarà installata una presa con zattera per attingere alle risorse residue sotto il livello attuale della diga.

Questi interventi mirano a garantire il servizio idrico-potabile per i prossimi mesi, ma il perdurare della siccità richiede soluzioni strutturali e una gestione oculata delle risorse.

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Kalaritana Media