Sessant’anni di storia: la Missione cattolica italiana di Mainz Un ponte tra fede e identità per gli italiani in Germania

La Missione cattolica italiana di Mainz (foto MCI Mainz)

La Missione cattolica italiana di Mainz ha celebrato il suo sessantesimo anniversario, segnando un traguardo significativo nella storia della comunità italiana in Germania. Fondata in un periodo in cui circa 5.000 italiani risiedevano nella regione, la Missione ha rappresentato molto più di un luogo di culto: è stata una casa, una scuola, un centro culturale e un punto di riferimento per gli emigranti.

Negli anni, ha offerto supporto spirituale e pratico, dall’assistenza nella ricerca di lavoro e alloggio, all’organizzazione di attività educative e culturali. La celebrazione liturgica in italiano e i corsi di lingua per bambini e adulti hanno contribuito a mantenere un forte legame con la cultura d’origine. Tra i nomi legati alla storia della comunità, spicca quello di Romano Guardini, teologo di fama internazionale, che trascorse parte della sua giovinezza a Mainz.

Oggi, con circa 6.700 italiani registrati e una stima di 9.000-10.000 presenze effettive, la Missione continua a essere un punto di riferimento, seppur con una funzione diversa. Le nuove generazioni, ben integrate nella società tedesca, si rivolgono alla Missione soprattutto per i sacramenti e la catechesi. La recente possibilità di un trasferimento di sede ha riacceso il dibattito sul ruolo e l’importanza di questo luogo storico per la comunità.

La celebrazione del Giubileo è stata un’occasione di riflessione e ringraziamento, sottolineando l’impatto della presenza salesiana dagli anni ’80 e il valore della Missione come simbolo di appartenenza e identità culturale. Il futuro riserverà nuove sfide, ma la Missione cattolica italiana di Mainz rimane un pilastro della comunità, unendo fede e tradizione in un territorio che, da generazioni, accoglie e integra gli italiani.

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