Ritiro quaresimale del clero a Vallermosa: Pregare il Padre per ridestare la speranza Meditazioni affidate a fra Matteo Siro, ministro provinciale dei frati minori cappuccini

Un momento di preghiera durante il ritiro del clero

Si è concluso giovedì 13 marzo il Ritiro Quaresimale del clero della Diocesi di Cagliari, svoltosi a Vallermosa. Un intenso periodo di preghiera, meditazione e confronto, guidati da padre Matteo Siro, ministro provinciale dell’Ordine dei frati minori cappuccini, che ha offerto ai sacerdoti presenti una riflessione sulla conversione, la speranza e la preghiera.

Un invito alla conversione

Nella prima meditazione, padre Matteo ha richiamato i sacerdoti all’importanza della conversione, spiegando come essa comporti un cambiamento di direzione interiore, una trasformazione profonda del cuore e della mente e un ritorno all’essenziale della propria vocazione. La Quaresima, dunque, è stata presentata come un tempo di verifica e di rinnovamento spirituale, in cui ogni sacerdote è chiamato a riscoprire la sua identità di discepolo prima ancora che di operatore pastorale.

La speranza cristiana come fondamento della vita sacerdotale

Nella sera del 12 marzo, padre Matteo ha approfondito il tema della speranza cristiana, definendola non una semplice attesa, ma una certezza attiva nella fedeltà di Dio. Ha preso come riferimento la figura del profeta Elia, che dopo aver vissuto momenti di zelo per Dio, si rifugia scoraggiato in una caverna. Il Signore gli si manifesta non nel vento impetuoso, nel terremoto o nel fuoco, ma nel mormorio di un vento leggero. Dio si rivela nel silenzio e nelle piccole cose, invitando ciascuno a riconoscere la sua presenza nei dettagli della vita quotidiana. Padre Matteo ha esortato i sacerdoti a non chiudersi nelle proprie difficoltà, ma a rimettersi in cammino con fiducia, certi che Dio continua a operare anche quando non ce ne accorgiamo.

La preghiera come linguaggio della speranza

La mattina del 13 marzo ha avuto al centro la riflessione sul Padre Nostro. La preghiera, ha ricordato padre Matteo, è il linguaggio della speranza, il segno della nostra fiducia in Dio, che conosce ciò di cui abbiamo bisogno prima ancora che glielo chiediamo. Pregare “sia fatta la tua volontà” significa fidarsi della paternità di Dio, anche quando i suoi disegni non coincidono con le nostre aspettative. Padre Matteo ha citato il centurione romano del Vangelo di Matteo e l’agonia di Gesù nel Getsemani come esempi di un affidamento totale alla volontà divina.

Padre Matteo ha concluso la sua seconda meditazione invitando i sacerdoti a riflettere su come vivono il rapporto tra la speranza cristiana e le speranze umane, su quanto la loro preghiera sia un vero dialogo con Dio piuttosto che una ricerca di conferme, e sulla loro disponibilità a lasciarsi trasformare dalla volontà divina. Domande che accompagneranno i sacerdoti nel cammino verso la Pasqua, aiutandoli a vivere con autenticità la loro missione di guida e servizio al popolo di Dio.

Un ritiro per rinnovare lo spirito

Il ritiro quaresimale del clero della diocesi di Cagliari ha rappresentato un’importante occasione di crescita spirituale per tutti i sacerdoti partecipanti. Tra momenti di preghiera comunitaria e meditazioni personali, i due giorni a Vallermosa hanno permesso di riscoprire l’essenziale della vita sacerdotale: la chiamata a seguire Cristo con un cuore rinnovato, radicato nella speranza e nella preghiera.

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