Riforma sanità, Ledda (Cisl): “Non era ciò che ci aspettavamo” Il numero uno della Cisl isolana chiede un cambio di passo alla politica

Il segretario della Cisl Pier Luigi Ledda | Foto Facebook CISL sarda

L’approvazione della riforma della sanità in Consiglio regionale lascia ancora perplessi i sindacati sardi. Anche la Cisl, guidata dal segretario Pier Luigi Ledda, guarda con diffidenza alle soluzioni messe sul tavolo dalla Giunta guidata da Alessandra Todde. Per la maggioranza, quella approvato nella giornata di giovedì 6 marzo, è solo un primo testo che apre a scenari e decisioni su più larga scala. Ma la situazione tra le corsie d’ospedale resta critica nel presente, una condizione che, afferma la Cisl, porta alla necessità di un’accelerazione.

I dubbi

«Non era ciò che ci aspettavamo – afferma Ledda in un commento apparso sui canali social ufficiali della Cisl Sardegna – per risollevare le sorti della sanità pubblica sarda e confermiamo le perplessità e le preoccupazioni per l’ulteriore rinvio dell’approvazione della manovra finanziaria e del bilancio. A questo punto ci aspettiamo un’accelerata da parte di Giunta e Consiglio regionale, perché davvero i Sardi non possono più aspettare».

Sguardo sulla finanziaria

Serve, secondo il numero uno della Cisl isolana, un cambio di passo netto, anche in virtù della finanziaria ancora da approvare. «Ora il sistema sanità deve recuperare il tempo perso: sulle liste d’attesa, sugli organici carenti, sull’organizzazione ospedaliera e sui servizi territoriali. C’è tanto da fare e i commissari vanno nominati al più presto. Altrettanto rapidamente – continua il segretario – commissioni e Consiglio devono varare legge finanziaria e bilancio: l’esercizio provvisorio e la ridotta capacità di spesa stanno creando già adesso problemi a cittadini e imprese che, direttamente o indirettamente, attendono stanziamenti dalla Regione».

Il richiamo

Infine la chiosa finale che richiama ancora una volta la politica. «Non ci stancheremo di ripetere – conclude il leader della Cisl sarda – che i problemi in campo e le sfide di questi tempi e della condizione sarda richiedono coraggio e visione».

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