Riforma della sanità, Cabras (Fp Cgil): “Nessuna risposta alle emergenze” Le parole a Radio Kalaritana sulla protesta in via Roma

Un momento della manifestazione di ieri della Cgil | Foto Facebook Cgil Sarda

Va avanti in Consiglio regionale la discussione sul disegno di legge 40 che andrà a incidere sulla gestione e sulle modalità di lavoro del comparto sanitario nell’Isola. Prevista per oggi, giovedì 27 febbraio, la ripresa dei lavori del Consiglio dopo un passaggio di verifica degli emendamenti, presentati durante la prima seduta, in Commissione.

La protesta

Nella giornata di ieri però a voler far sentire la voce sono stati i lavoratori. Con la Cgil che ha promosso un sit-in sotto il palazzo regionale di via Roma per rimarcare le proprie perplessità sul piano studiato dalla Giunta. «Abbiamo deciso di fare questo presidio per ricordare alla Giunta la nostra posizione esposta già in un primo incontro con la presidente Todde ad agosto – ha affermato ai microfoni di Radio Kalaritana Nicola Cabras segretario della Fp Cgil di Cagliari – Già allora segnalammo che non era presente nessuna risposta alle emergenze che noi denunciavamo rispetto al servizio al cittadino e alle esigenze di lavoratori e lavoratrici del settore sanitario. Ad agosto sembrava ci potesse essere un’apertura a rimodulare alcuni aspetti, dopo quel disegno di legge è sparito ma poi è ricomparso uguale nelle ultime settimane. Siamo stati poi convocati in audizione sullo stesso disegno di legge, pur sapendo che c’erano degli emendamenti che lo cambiavano anche profondamente. Così siamo arrivati alla decisione di tornare in via Roma: volevamo ricordare al Consiglio e alla commissione sanità che reputiamo sbagliato l’intero disegno, perché sarebbe la terza riforma in quindici anni mentre la situazione in Sardegna non è mai stata così emergenziale».

L’ombra dello sciopero

La protesta sotto il Consiglio regionale è stata un segnale anche per riaprire un dialogo che anche altri attori hanno prospettato negli ultimi temi. «Non c’era solo la Fp, ma anche la Camera del Lavoro, tutte le categorie sono state coinvolte per dare un segnale collettivo – continua Cabras – Abbiamo detto ai consiglieri che noi ci aspettiamo una discussione reale, altrimenti non ci resta che coordinarci con le altre organizzazioni per capire cosa fare per sollevare il problema della salute e della sanità. Aspettiamo ora l’esito della discussione in Consiglio e di un eventuale confronto, altrimenti la Cgil farà quello che spetta al sindacato».

 

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