
I partecipanti alla cerimonia (Foto©CEI/Siciliani-Gennari)
Restituita la Bolla pontificia di Papa Clemente VI.
La sede CEI di Circonvallazione Aurelia 50, ha ospitato la cerimonia di restituzione all’Archivio capitolare della diocesi di Sigüenza-Guadalajara della Bolla pontificia di Papa Clemente VI (13 gennaio 1347).
Si tratta di una pergamena emessa dalla sede di Avignone, andata probabilmente dispersa durante gli anni della Guerra civile spagnola (1936-1939), quando la Cattedrale fu occupata dalle milizie repubblicane e pervenuta in forma anonima alla Conferenza Episcopale Italiana.
La Bolla, arricchita dal sigillo in piombo con i Santi Pietro e Paolo, conferma da parte del Pontefice al Decano e al Capitolo della Chiesa Seguntina tutte le liberalità, immunità, esenzioni e privilegi concessi alla loro Chiesa dai suoi predecessori.
Alla cerimonia hanno preso parte monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, monsignor Agustín Bugeda Sanz, Vicario Generale della Diocesi di Sigüenza-Guadalajara, insieme ad alcuni rappresentanti della diocesi spagnola, della Direzione Generale Archivi, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio e del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Si deve proprio all’impegno generosamente profuso da queste istituzioni la restituzione della preziosa pergamena.
“«Questo documento – ha affermato monsignor Baturi – fa rientro oggi all’interno della documentazione dell’Archivio del capitolo della Cattedrale, riacquistando il suo senso più profondo e restituendo, di rimando, valore alle carte dell’Archivio stesso. È un documento fondante per la Chiesa Seguntina e per il Popolo di Dio che l’anima: un segno della Grazia di Dio poterlo riconsegnare» L’Arcivescovo ha manifestato «soddisfazione per questo risultato e gratitudine a quanti, nei rispettivi compiti e ruoli istituzionali, hanno contribuito a raggiungerlo con competente passione».
«Un grande grazie per il lavoro congiunto» è stato espresso anche da monsignor Bugeda Sanz che ha evidenziato come «la restituzione di questo importante documento dimostri la comunione tra due Paesi, l’Italia e la Spagna, tra due Chiese, tra due comunità civili ed ecclesiali oltre che la cattolicità della Chiesa che è universale».
«La salvaguardia del patrimonio – ha sottolineato Sabrina Mingarelli, Dirigente della Direzione Generale Archivi – è essenziale per la comprensione della storia del Paese e della comunità nazionale ed europea». La dirigente ha rinnovato «l’impegno a cooperare per la tutela del patrimonio culturale e di quello ecclesiastico in particolare».
«L’attività quotidiana di tutela e vigilanza – ha aggiunto Ferdinando Salemme, Dirigente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio – si esercita grazie alla collaborazione stretta tra diversi soggetti. Quello di oggi è il risultato di una convergenza che rende efficace il nostro operato».
«Lavoriamo a servizio della cultura e dell’arte – ha concluso Sebastiano Maria Antoci, del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale – sia nel territorio italiano che all’estero: recuperare un bene culturale è difficile perché è silente, per questo la sinergia tra tutti è indispensabile».
Restituita la Bolla pontificia di Papa Clemente VI.
© Copyright Kalaritana Media