scuola e fede

Religione cattolica e scuole paritarie: la Chiesa di Cagliari e l’impegno educativo Oltre il 94% degli studenti sceglie l’IRC. Il 14 aprile l’incontro del nuovo Coordinamento delle Scuole Cattoliche

Un’aula scolastica con il crocifisso appeso su una parete

«Solo una speranza affidabile può essere l’anima dell’educazione».  Con questa espressione densa di significato, Benedetto XVI nella sua Lettera alla Diocesi e alla Città di Roma (2008) richiamava l’importanza della speranza come motore profondo dell’esperienza educativa. Una visione che trova concreta espressione anche nella diocesi di Cagliari, dove la comunità ecclesiale continua a offrire il proprio contributo al mondo della scuola, in particolare attraverso l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) e la presenza attiva delle Scuole Cattoliche.

Accanto ai ragazzi, nella vita di tutti i giorni, la scuola resta uno degli spazi privilegiati in cui costruire relazioni significative e accompagnare la crescita umana. I numeri parlano chiaro: a livello nazionale l’84% degli studenti sceglie di avvalersi dell’IRC, mentre nel territorio della diocesi di Cagliari la media supera il 94%.

L’insegnamento della religione cattolica, proposto a studenti di ogni orientamento culturale e religioso, si conferma come uno strumento prezioso per aprire il dialogo tra la vita quotidiana dei ragazzi e la proposta di senso del cristianesimo, favorendo al tempo stesso un confronto con l’attualità, il patrimonio culturale e il valore delle relazioni educative. I docenti IRC, in questo contesto, svolgono un ruolo fondamentale come figure adulte di riferimento, capaci di accompagnare gli studenti nel loro percorso di maturazione personale.

Un ulteriore segno dell’attenzione educativa della Chiesa locale è rappresentato dal nascente Coordinamento diocesano delle Scuole Cattoliche e di Ispirazione Cristiana, che terrà il suo primo incontro lunedì 14 aprile presso la parrocchia di San Paolo a Cagliari. L’incontro sarà presieduto dall’arcivescovo Giuseppe Baturi e segnerà un passo importante verso una rete educativa ancora più coesa e condivisa, al servizio della crescita dei giovani.