Trentacinque milioni di euro di investimento per dare risposte ai cittadini e alle cittadine di Sant’Elia. Non solo per dare risalto alle bellezze del quartiere di Cagliari, ma soprattutto per consentire di aumentare il tasso di vivibilità di un quartiere che da tempo attende vedere mantenute diverse promesse fatte nel tempo.
Il progetto prende forma
Nella giornata di venerdì, il 21 marzo scorso, il Comune di Cagliari e la Regione Sardegna hanno presentato il proprio progetto che dai prossimi mesi vedrà l’inizio di interventi attesi da tempo (qui per leggere). Ai microfoni di Radio Kalaritana, l’assessora comunale al Benessere delle cittadine e dei cittadini di Cagliari Anna Puddu, è intervenuta per tornare sull’importanza dell’impegno preso.
«In campagna elettorale – ha spiegato Puddu – ci siamo concentrati particolarmente sui quartieri cercando ovviamente di declinare delle azioni politiche che fossero volte al miglioramento della qualità di vita. Una di queste prime azioni era proprio rivolta al quartiere di Sant’Elia che era oggetto di un progetto macroscopico di riqualificazione di ben 18 anni fa e che non ha mai trovato una soluzione. La situazione richiedeva necessariamente un’intesa sia con l’assessorato regionale dei lavori pubblici che con l’azienda regionale per l’edilizia abitativa. Di fatto l’intervento consente, in maniera definitiva, di risolvere il problema dei sottoservizi, dunque dell’impianto idrico e fognario dove l’amministrazione si sostituirà all’azienda regionale per l’edilizia abitativa e garantirà il ripristino proprio delle condotte. Ma anche un intervento di riqualificazione con la riqualificazione delle aree cortilizie: i tanti sterrati che ci sono, spesso colmi di rifiuti, verranno riqualificati come spazi e piazze di quartiere. Aree dove l’assessorato alla salute cercherà appunto di insediare gran parte delle attività di animazione sociale che ha in programma».
Altri interventi
Quanto ideato si inserisce in un quadro ancora più ampio, che tra le altre vede la costruzione del nuovo stadio e del nuovo Palazzetto dello Sport. Prima però delle grandi opere, il Comune guarda anche a interventi e responsabilità che prenderanno diverse forme rispetto al passato.
«C’è l’esigenza non soltanto di fare degli accordi interistituzionali ma anche interassessoriali. Si vedranno spesso assessorati differenti lavorare insieme, proprio partendo dalla necessità di avere una visione del patrimonio pubblico che deve essere valorizzato. Proprio a Sant’Elia nei prossimi mesi ci sarà l’inaugurazione della casa della salute del quartiere, che prevederà un centro di quartiere dedicato ai tanti minori alle tante famiglie presenti. Con questo l’obiettivo è di non sostituirci alla Regione, ma garantire dei diritti basilari come il diritto alla salute. Attraverso il lavoro di squadra cerchiamo di ripristinare uguali condizioni di partenza per tutti i cittadini».
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