
La manifestazione a Cagliari (foto Ansa)
Oltre cento persone hanno partecipato questa mattina al presidio di protesta davanti alla sede regionale dell’Inps a Cagliari, promosso da Cgil, Spi, Filcams e Fp della Sardegna, insieme alle principali centrali cooperative sociali: Agci Imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali.
La mobilitazione nasce dalla forte preoccupazione per i tagli annunciati dall’Inps nel bando 2025-2028 del progetto “Home Care Premium”, che rischiano di compromettere l’erogazione di servizi di assistenza domiciliare a circa 8.000 persone in Sardegna. «Siamo qui – ha dichiarato Nicola Cabras della Cgil – per chiedere all’Inps di rivedere le proprie scelte. Si rischia un doppio danno: da un lato l’interruzione dei servizi per migliaia di utenti fragili, dall’altro un colpo al lavoro di centinaia di operatori specializzati».
Le modifiche contestate riguardano tagli ai servizi socio-sanitari, al sollievo per i caregiver, al trasporto assistito e all’accesso a strutture extra domiciliari. Al presidio hanno preso parte lavoratori della cooperazione sociale, operatori dell’Home Care Premium, dipendenti pubblici, pensionati, utenti e familiari.
In giornata è giunta notizia di un incontro a Roma tra sindacati e vertici Inps, che apre uno spiraglio di dialogo. Le sigle sindacali e le associazioni chiedono con forza il ripristino delle risorse, per garantire la continuità di servizi essenziali per la qualità della vita di migliaia di cittadini.
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