Una sospensione che mette in allarme tutti i lavoratori. Questa mattina, anche i forni Waelz della Portovesme Srl, utili a lavorare i fumi di acciaieria sono stati spenti dalla Glencore, proprietaria dello stabilimento, sono stati spenti. Un fatto che segue all’interruzione della produzione di zinco annunciata negli scorsi mesi e che ha portato più volte alla protesta i lavoratori.
Botta e risposta
La decisione, annunciata nelle ore serali di ieri mercoledì 5 marzo con un comunicato diretto a sindacati e Prefettura di Cagliari, ha scosso ulteriormente gli operai che nella mattinata di oggi si sono riuniti davanti ai cancelli in assemblea. La decisione, secondo l’azienda, sarebbe dovuta ai blocchi operati dagli stessi lavoratori, che avrebbero rallentato alcune operazioni previste. Una ricostruzione rigettata in maniera netta dai sindacati, che hanno denunciato l’azione come «sconsiderata» e prima di «obiettivi condivisi».
I tavoli
Intanto, dopo il botta e risposta tra Governo e Regione sugli ammortizzatori sociali, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha convocato due incontri per l’11 marzo a Roma. Sul tavolo prima la questione relativa ai lavoratori dell’indotto, che vedrà la presenza anche della ministra del Lavoro Calderone, della Regione e dei sindacati. Nel secondo incontro, invece, la discussione sul piano energetico regionale con i rappresentanti tecnici del Mimit, del ministero dell’Ambiente e della Regione.
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