La Fipe Confcommercio Sud Sardegna intensifica il suo impegno nella lotta contro lo spreco alimentare, un obiettivo chiave previsto dall’Agenda Onu 2030.
Dopo Giornata nazionale dedicata alla prevenzione dello spreco alimentare, l’organizzazione di categoria ha ribadito la necessità di uno sforzo collettivo: un impegno ancora di più contro lo spreco alimentare, che può essere arginato solo attraverso un impegno condiviso.
Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, i dati dell’Osservatorio Waste Watcher International evidenziano un peggioramento: lo spreco alimentare pro capite è aumentato del 9%.
Buone pratiche nei ristoranti
Tra le strategie proposte da Fipe, quella per i ristoratori affinché promuovano maggiormente la possibilità di portare a casa il cibo non consumato: una proposta alla clientela per portare a casa quanto non consumato nei nostri locali.
Tuttavia, secondo un recente sondaggio, circa il 40% dei consumatori non è informato su questa possibilità.
No a nuovi obblighi, sì a incentivi
La Federazione si oppone all’introduzione di ulteriori obblighi per i ristoratori, dato che quasi tutti gli operatori sono attrezzati per consentire ai clienti di portare a casa il cibo avanzato.
Per favorire le donazioni di cibo da parte degli esercizi commerciali, è fondamentale ridurre gli oneri burocratici e abbassare la Tari, sostiene l’associazione.
L’invito di Fipe Confcommercio Sud Sardegna è dunque chiaro: sensibilizzare i consumatori, semplificare le donazioni e rafforzare le buone pratiche per contribuire concretamente alla riduzione dello spreco alimentare.
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