In un’intervista di oltre 45 minuti concessa alla tv cattolica argentina Canal Orbe 21, papa Francesco ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’attuale stato del mondo. Denuncia una «tendenza universale all’autodistruzione tramite la guerra» e l’ipocrisia di parlare di pace mentre si alimentano i conflitti con la produzione di armi. Il Papa ha evidenziato in particolare le tragedie in Ucraina e Terra Santa, descrivendo azioni definite «criminali» contro civili inermi.
Sul piano globale, Francesco lamenta il fallimento del dialogo e l’indebolimento delle istituzioni internazionali, accusandole di essere più interessate ai propri vantaggi che a costruire la pace. Ha sottolineato la necessità di trattati autentici e di un’etica condivisa per prevenire ulteriori catastrofi umanitarie.
Durante il colloquio, il Papa ha anche toccato temi interni alla Chiesa, come il recente Sinodo sulla sinodalità e il valore dell’ascolto e del perdono, invitando la comunità ecclesiale a camminare con «tutti, tutti, tutti». Ha inoltre ribadito l’importanza dell’istruzione come pilastro per lo sviluppo, condannando i tagli all’educazione come un «crimine» contro i giovani e il futuro.
Guardando al Giubileo imminente, Francesco lo definisce un’occasione di grazia e rinnovamento, che non deve ridursi a mero turismo religioso. Infine, un monito sull’intelligenza artificiale: una sfida da affrontare con criteri umani per evitarne i pericoli.
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