Pace e dialogo: la Facoltà teologica inaugura l’Anno accademico Monsignor Baturi celebra la Messa, la prolusione del prof. Diotallevi

«Costruire un nuovo mondo di pace in dialogo con gli altri».

È l’invito che monsignor Baturi ha rivolto, ai presenti nella chiesa di Cristo Re a Cagliari, nel corso dell’inaugurazione dell’Anno Accademico della Facoltà teologica.
La celebrazione alla presenza dei Vescovi dell’Isola e dei docenti della facoltà, ha preceduto l’apertura solenne nell’Aula magna di via Sanjust.

La celebrazione a Cristo Re

«L’inaugurazione – ha auspicato l’Arcivescovo – sia circostanza di pace e di riconciliazione, perché in un tempo segnato dai conflitti è necessario realizzare iniziative e vivere esperienze di incontro con gli altri».

A presentare il bilancio dello scorso anno accademico, il preside, don Mario Farci, che ha snocciolato i dati della Facoltà: sono 399 gli iscritti, di questi 115 frequentano i corsi della Facoltà, 116 quelli dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Cagliari e 104 quelli iscritti a Sassari, Tempio-Ampurias Euromediterraneo.

A questi si aggiungono 217 docenti di religione cattolica iscritti a un corso di aggiornamento, organizzato in vista del concorso bandito dal Ministero dell’Istruzione.

Numeri che certificano la vitalità della prestigiosa istituzione culturale, che dialoga continuamente con le altre presenti nel territorio, come ha ricordato lo stesso preside. «Le collaborazioni – ha ricordato – sono in crescita e verranno in futuro ampliate».

Don Mario Farci

La prolusione quest’anno è stata affidata al professore Luca Diotallevi, docente dell’Università di Roma Tre. Già altre volte ospite della facoltà il professore ha solleticato l’uditorio su un tema decisamente attuale: «Fine del cristianesimo, religione degli italiani».

Un argomento sul quale il docente ha di recente pubblicato un volume «La Messa è sbiadita. La partecipazione ai riti religiosi in Italia dal 1993 al 2019», e dal quale si evince l’evoluzione, per qualcuno l’involuzione, degli italiani nel loro rapporto con la celebrazione eucaristica.

Secondo Diotallevi il quadro è mutato: chi oggi si professa credente appartiene ad un gruppo sociale molto diverso rispetto a quello attivo qualche decennio fa, con la tendenza a diventare qualcosa di ancora diverso per caratteristiche rispetto all’attuale configurazione.

Il professore Luca Diotallevi

Un mondo quello del laicato cattolico che è in mutazione: alla Chiesa sapere cogliere il cambiamento per continuare a parlare all’Uomo di oggi.

Pace e dialogo: la Facoltà teologica inaugura l’Anno accademico

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