
Un momento dell’Assemblea sinodale (foto Siciliani-Gennari/SIR)
Nella seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, il cardinale Matteo Zuppi ha ribadito con forza un concetto chiave: «Non ci rassegniamo davanti alla realtà malata della società». Un’esortazione che richiama la responsabilità della Chiesa e dei credenti nel costruire comunità aperte, solidali e radicate nei valori evangelici.
Il messaggio del Papa, inviato ai partecipanti nonostante la sua convalescenza, ha sottolineato che la gioia cristiana non è esclusiva, ma inclusiva. Non è una fuga dalle difficoltà, bensì un impegno attivo nella storia, nella lettura dei segni dei tempi e nella vicinanza a chi vive nelle periferie esistenziali.
Zuppi ha evidenziato il valore del Cammino sinodale, un processo che ha rafforzato l’ascolto e la partecipazione ecclesiale. «Sono le persone a cambiare le strutture», ha affermato, indicando la necessità di riforme che non siano mere trasformazioni burocratiche, ma veri rinnovamenti spirituali.
Lucia Capuzzi, membro del Comitato nazionale del Cammino sinodale, ha sottolineato come la Chiesa non debba rimpiangere poteri e prestigio mondano, ma piuttosto interrogarsi su come rinnovare la propria testimonianza nel mondo contemporaneo. Una Chiesa evangelica, accogliente, capace di opporsi all’iniquità e di promuovere la pace.
L’Assemblea sinodale ha rappresentato un passo significativo nel ripensare il ruolo della Chiesa nella società, ribadendo la necessità di costruire una comunità che sia veramente «piena di Dio e di umanità».
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