“Nessuno è straniero all’umanità”: conclusa la campagna delle ACLI Sardegna Il presidente Carta: "Obiettivo sensibilizzare le persone sulle condizioni delle persone vulnerabili"

Si è concluso oggi, martedì 10 dicembre, il ciclo di iniziative organizzato dalle Acli della Sardegna legato alla campagna, in collaborazione con Crei-Acli, la Regione Sardegna e l’associazione Spazi di Ascolto, “Nessuno è Straniero all’umanità”. Durante la giornata sono stati diversi gli eventi in tutta la Sardegna (qui per conoscerli), utili a trasmettere ai più giovani, ma non solo, il messaggio dell’articolo uno della Dichiarazione universale dei diritti umani firmata a Parigi nel 1948: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”.

La campagna

“La campagna è partita nel mese di ottobre – racconta Mauro Carta, presidente delle Acli della Sardegna ai microfoni di Radio Kalaritana – con una serie di iniziative che hanno coinvolto tanti giovani. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare le persone sulle problematiche che colpiscono tante categorie fragili. Pensiamo alle vittime della tratta, ai migranti che non trovano l’accoglienza nei paesi di destinazione, in generale alle tante persone che comunque sono vulnerabili e che non riescono ad ottenere un riconoscimento dei propri diritti”. Sono state diverse le iniziative portati avanti del 18 ottobre scorso, giornata del primo incontro dedicato alle vittime della tratta di esseri umani, a cui è seguita la giornata del 25 novembre incentrata sulla lotta alla violenza contro le donne. Un ciclo che si chiude con la giornata dedicata ai diritti umani. “Sono stati organizzati flash mob, approfondimenti tematici con tanti esperti che hanno analizzato il fenomeno – continua Carta –  L’obiettivo che ci siamo posti come Acli è quello di implementare la consapevolezza e soprattutto trasmettere un messaggio positivo dove ciascuno di noi può dare il suo contributo anche nella prevenzione e soprattutto nel riconoscimento di diritti a favore delle persone che molto spesso, invece, si trovano in difficoltà”.

Una mano alla Sardegna

Tra i tanti in difficoltà, anche per la mancata messa in atto delle politiche di integrazione, spesso ci sono i giovani migranti. Persone a cui le Acli cercheranno di dare risposte attraverso il progetto Spaces, dedicato a persone provenienti da Paesi extra-Ue o apolidi. “Spaces è un importante progetto che coinvolge i giovani e soprattutto i tanti ragazzi stranieri che sono arrivati in questi anni, ma anche i figli di persone che hanno deciso di vivere in Sardegna tanti anni fa – spiega Carta –  L’obiettivo del progetto è quello di far sì che l’integrazione di queste persone sia ottimale per riconoscere anche i loro talenti, ma soprattutto le loro competenze. Questo va in contro anche alle necessità del nostro tessuto socioeconomico. Le nostre imprese – conclude il presidente -reclamano da tempo di tante forze che abbiano quelle competenze, quelle professionalità e molto spesso non riusciamo a creare quel matching necessario tra tante persone che sono arrivate nel nostro territorio”.

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