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Il feretro di padre Naing Win (foto Vatican News
La Chiesa del Myanmar è sotto shock per la brutale uccisione di padre Donald Martin Ye Naing Win, assassinato a colpi d’arma da fuoco il 14 febbraio mentre si trovava nella sua parrocchia, Nostra Signora di Lourdes, nel villaggio di Kan-Gyi-Daw, nella regione del Sagaing. Una zona profondamente segnata dal conflitto che sta devastando il Paese.
Il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon e presidente della Conferenza episcopale del Myanmar, ha espresso il suo dolore e quello di tutta la comunità cattolica: «Siamo profondamente scioccati e rattristati». Ha inoltre auspicato che il sacrificio di padre Donald possa servire a mettere fine alla spirale di violenza che affligge la nazione.
Anche monsignor Mark Tin Win, arcivescovo di Mandalay, ha lanciato un accorato appello durante i funerali molto partecipati del sacerdote, esortando i gruppi armati a deporre le armi e a intraprendere un cammino di riconciliazione.
Nel frattempo, dieci uomini sospettati dell’omicidio sono stati arrestati dalle Forze di difesa popolari, il gruppo armato che si oppone alla giunta militare e che controlla l’area. Tuttavia, resta alta la preoccupazione per la sicurezza della popolazione e per l’escalation della violenza nel Paese.
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