Maltempo, la Regione Sardegna prepara le prime risposte Il sud dell'Isola attende risposte, Corrias (Pd): "Intervenire per tempo e con coscienza"

Un’immagine delle operazioni del Soccorso Alpino Speleologico della Sardegna | Foto Facebook Soccorso Alpino Speleologico della Sardegna

 

Poche ore di piogge intense possono cambiare il volto di un territorio, modificarne il presente e renderne complesso il futuro. Le precipitazioni avvenute tra la notte di sabato 26 e domenica 27 ottobre hanno messo in difficoltà diverse comunità della Sardegna meridionale. Con i cittadini che ora attendono risposte per reagire ai disagi subiti. Risposte che rappresentano una nuova sfida per la politica isolana, soprattutto proiettandosi sul lungo periodo.

Prime risposte

“Purtroppo spesso l’emergenza delle contingenze mette davanti il legislatore a scelte come minimo doverose – ha affermato ai microfoni di Radio Kalaritana il consigliere regionale del Partito democratico Salvatore Corrias – Ora, all’immediato, innanzi alla grande emergenza ci sarà già in questa variazione di bilancio, che arriverà in aula il 5 novembre, un intervento che si attesterà tra i 3 e i 5 milioni. Tuttavia, come ha già dichiarato anche la nostra Presidente, si faranno anche degli interventi di carattere infrastrutturale, in modo tale che si provi, perché sulla natura purtroppo si fa quel che si può, ad evitare disastri”.

Futuro

Oltre all’emendamento nella variazione di bilancio, la Regione ha ricordato la possibilità, per le aziende agricole che hanno subito danni, di presentare richieste per gli indennizzi attraverso il portale dedicato dell’agenzia Laore. Tuttavia, quella che si pone davanti alla politica isolana è una vera e propria sfida. Il verificarsi di situazioni climatiche estreme non è ormai un fatto inusuale, neanche per una Sardegna che da mesi conosce il fenomeno opposto alle piogge, quello della siccità. Le scelte per aiutare i territori nei momenti di difficoltà si fanno così cruciali per l’avvenire, andando oltre le dinamiche emergenziali.

“Bisogna intervenire per tempo e con coscienza – continua Corrias – Ci si appella spesso al senso civico: ecco a quel senso civico è bene che si appelli per prima la classe intelligente, in modo tale che si programmi, si progetti e si faccia in fretta. Tutti noi abbiamo un ricordo purtroppo vivo dei fatti di Villagrande Strisaili e di Capoterra: gli interventi successivi hanno fatto in modo che oggi, dinanzi alle peggiori e imprevedibili intemperie, si potesse resistere. Il PNRR ci mette a disposizione molte risorse, i Fondi di sviluppo e coesione fanno altrettanto. Bisogna fare bene e per tempo, avvalendosi di tutte le migliori competenze, per domare così quell’altro grande mostro che si chiama burocrazia”.

Matteo Cardia

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