L’omelia di Monsignor Baturi: speranza e fede per il nuovo anno Un messaggio di fiducia e riflessione dall'Arcivescovo di Cagliari per salutare il 2024 e accogliere il 2025

L’arcivescovo presiede la Messa di fine anno in Cattedrale a Cagliari

«La speranza cristiana si confronta continuamente con eventi e situazioni che la contraddicono, sia esterni a noi sia dentro di noi». Lo ha detto l’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi nel corso dell’omelia da lui pronunciata l’ultimo giorno del 2024.

In Cattedrale a Cagliari, il pastore della nostra diocesi ha ricordato che «custodiamo ancora negli occhi e nel cuore lo spettacolo di fede e amore del popolo devoto di Cagliari che è accorso numerosissimo per dare inizio all’Anno Santo 2025 per la nostra Diocesi». Baturi ha poi sottolineato che «il Vangelo racconta dell’adorazione dei pastori e dello stupore degli uomini attorno alla mangiatoria di Betlemme e di Maria che “custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Al termine, fa riferimento al nome di Gesù, “come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo”».

Non sono mancati,da parte dell’Arcivescovo, dei riferimenti all’attualità. «Pensiamo – ha detto Baturi – alla tragedia crudule della guerra, della quale chiediamo senza stancarci che finisca, in Palestina e in Ucraina, in Africa e in tante parti del pianeta. Pensiamo alla povertà e allo scandalo della diseguaglianza tra popoli e dentro lo stesso popolo, anche in Italia. Non cessano le persecuzioni verso i cristiani. Non vogliamo in particolare dimenticare i missionari e gli operatori pastorali morti in modo violento, che nel 2024 sono stati non meno di 13, di cui 8 sacerdoti e 5 laici».

A conclusione della sua omelia, l’Arcivescovo ha sottolineato quanto è necessaro «ringraziare il buon Dio per quest’anno che volge alla fine. Consegniamogli, per le mani della Madre di Dio, l’anno che viene, lietamente, con fiducia di figli, saldi nella speranza».

RIPRODUZIONE RISERVATA
© Copyright Kalaritana Media