«Liberi dentro per crescere fuori» dal carcere di Uta Attivati i Patti Educativi Partecipati per cinque famiglie

Nel quadro del progetto Liberi dentro per crescere fuori, selezionato da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, sono stati attivati i primi Patti Educativi Partecipati, uno Sportello di supporto psicologico alla genitorialità e il primo tirocinio lavorativo all’interno della lavanderia della Casa circondariale di Uta.

Un approccio partecipativo per il supporto delle famiglie

La cooperativa Panta Rei Sardegna, in collaborazione con una equipe composta da un assistente sociale, uno psicologo e un pedagogista, ha stipulato Patti Educativi Partecipati con cinque famiglie, numero destinato a crescere. I nuclei coinvolti includono genitori detenuti o in misura alternativa e figli minori, con l’obiettivo di preservare e rafforzare i legami affettivi durante l’esperienza detentiva.

Ogni famiglia presenta bisogni differenti, affrontati attraverso incontri individuali che garantiscono la necessaria riservatezza. Fino ad oggi, l’equipe ha tenuto circa sessanta incontri con i nuclei familiari.

Percorsi individuali per genitori e figli

Dai Patti Educativi Partecipati derivano i Progetti Educativi Individuali, che definiscono gli impegni delle parti coinvolte.

Tra le azioni dedicate agli adulti, la cooperativa sociale Elan ha attivato percorsi di supporto psicologico di gruppo per padri e madri detenuti, finalizzati a sviluppare competenze genitoriali attraverso la condivisione di esperienze.

Due gruppi da otto persone stanno partecipando a un ciclo di dieci incontri previsti fino a ottobre.

Parallelamente, il primo tirocinio di inclusione sociale e lavorativa è stato avviato nella lavanderia industriale della Casa circondariale di Uta. Questa attività non solo favorisce la riabilitazione sociale del genitore detenuto, ma rappresenta anche un supporto economico per la famiglia.

Attività per i minori

I figli minori possono partecipare a iniziative come attività sportive, gite nella natura, laboratori teatrali, musicali e di promozione alla lettura, oltre a supporto didattico per difficoltà di apprendimento.

Le attività si svolgono sia dentro che fuori dall’istituto penitenziario.

Collaborazioni istituzionali

Il progetto coinvolge diversi partner, tra cui Panta Rei Sardegna, Elan, Exmè & Affini, Solidarietà Consorzio, la Casa circondariale Ettore Scalas di Uta, l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Sardegna (Uiepe), il Servizio Politiche Sociali del Comune di Cagliari, l’associazione Prohairesis e Aragorn S.r.l..

Grazie a questo approccio integrato e partecipativo, il progetto punta a migliorare la qualità della vita delle famiglie coinvolte, offrendo opportunità concrete di crescita e inclusione sociale.

Roberto Comparetti

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