Nella parrocchia Spirito Santo di Su Planu, monsignor Giuseppe Baturi, su inviato del parroco, don Giuseppe Camboni, ha prima celebrato la Santa Messa e poi guidato l’assemblea parrocchiale.
L’appuntamento si è aperto con la recita della preghiera del Giubileo, seguita dall’esposizione da parte di un componente del Consiglio pastorale parrocchiale degli impegni parrocchiali di questi ultimi mesi dell’anno e quelli che caratterizzeranno l’anno giubilare.
Monsignor Baturi ha preso la parola e ha posto l’accento sul tema della speranza, sottolinendo come Fede e Carità rappresentano le sorelle più grandi, mentre la Speranza è la sorella più piccola che prende per mano le altre due sorelle e le trascina.
«La speranza guarda al futuro – ha detto l’Arcivescovo – ma molto spesso soffriamo di torcicollo e guardiamo in dietro».
Le parole speranza e desiderio sono legate tra loro e l’ira può insinuarsi nella comunità, provando a opporsi alla speranza.
Negli interventi dei parrocchiani selargini, si è parlato dei piccoli gesti di pace che possono arricchire la speranza, della problematica della solitudine, che non riguarda solo degli anziani, di come l’oratorio parrocchiale degli adulti è stato un aiuto, di come il sentimento di speranza non deve mai mancare nei giovani, succubi della tecnologia e dei social. Si è poi fatto cenno al desiderio che il progetto di detenzione alternativa venga diffuso nelle parrocchie della diocesi.
La serata si è conclusa con la recita della preghiera per la comunità parrocchiale e la benedizione dell’Arcivescovo.
Susanna Musanti
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