
La bara di papa Francesco nel sagrato della basilica di santa Maria maggiore
Quella di oggi, 26 aprile 2025, sarà ricordata come una giornata storica non soltanto per le esequie di Papa Francesco, ma per il profondo segno lasciato dal Pontefice nella vita della Chiesa e nella memoria di fedeli e autorità provenienti da tutto il mondo. Circa 250 mila persone si sono riunite in Piazza San Pietro per assistere alla cerimonia solenne, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, e per tributare affetto e riconoscenza al Papa argentino attraverso lunghi e calorosi applausi.
Al termine della celebrazione nella basilica vaticana, il feretro è stato trasportato nella basilica di Santa Maria Maggiore, luogo particolarmente caro a Francesco che lo aveva personalmente scelto come dimora eterna, vicino all’icona della Salus Populi Romani. Primo Pontefice gesuita della storia, Francesco ora riposa accanto ad altri illustri predecessori come Niccolò IV e Pio V, sotto una semplice lapide che porta incisa solo la parola “Franciscus” e decorata dalla sua caratteristica croce di ferro.
Alla celebrazione ha partecipato anche una significativa delegazione di adolescenti provenienti dalla diocesi di Cagliari, giunti a Roma per il Giubileo degli adolescenti. Accompagnati dall’Arcivescovo Giuseppe Baturi, i ragazzi sardi hanno vissuto con particolare intensità questa giornata storica, rappresentando la vitalità e la continuità della fede cristiana nelle nuove generazioni.
Monsignor Baturi, intervenuto ai microfoni di Radio Kalaritana, ha sottolineato con emozione l’importanza universale del momento: «Qui abbiamo respirato la cattolicità. Tutti i popoli, nazioni e lingue sono venuti per pregare per il Papa e per la Chiesa. Papa Francesco ci ha lasciato un’eredità preziosa, insegnandoci sempre a guardare dal centro verso le periferie». L’Arcivescovo ha poi espresso fiducia e attesa per il prossimo conclave, auspicando che, «assistiti dallo Spirito, possano servire questa Chiesa a sciogliere un canto di lode a Dio e di amore agli uomini».
Si apre ora un nuovo capitolo nella storia della Chiesa Cattolica, illuminato dall’eredità spirituale e pastorale di Papa Francesco, in attesa della prossima guida che continuerà il suo cammino.
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