La Chiesa italiana accanto a papa Francesco: una guida anche nella fragilità Intervista dell'arcivescovo Baturi, segretario generale della Cei, al Sir, sulle condizioni di salute del Santo Padre

L’arcivescovo Baturi con papa Francesco (foto Siciliani – Gennari/SIR)

Papa Francesco, durante il suo ricovero al Policlinico Gemelli, ha ricevuto un’ondata di affetto e vicinanza da parte della Chiesa italiana. Monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, ha sottolineato come la preghiera e la comunione abbiano rafforzato il legame tra il Pontefice e i fedeli.

«Nel pregare per lui, ci accorgiamo di come egli continui a confermare la nostra fede», ha dichiarato Baturi, al Sir, evidenziando come il Papa, anche nella malattia, stia esercitando il suo ministero petrino.

L’immagine del Santo Padre in preghiera nella cappella del Gemelli ha toccato profondamente le persone. «Questo Papa si è posto come uno di noi, un compagno di cammino», ha affermato Baturi, sottolineando la vicinanza di Francesco al popolo di Dio.

Il segretario generale della Cei ha poi ribadito il valore della corresponsabilità ecclesiale: «La corresponsabilità significa prendere come riferimento la sua parola, il suo esempio, la sua linea pastorale: la sinodalità, la misericordia, l’incontro con Cristo».

Francesco ha sempre sottolineato l’importanza della sinodalità e della misericordia, e la sua resistenza fisica diventa oggi un messaggio di determinazione e amore per Cristo. «Anche nella fragilità e nella dipendenza da altri si esprime l’amore per il Signore, la cura pastorale e la testimonianza», ha spiegato Baturi, ricordando come la fragilità del Papa sia in realtà una testimonianza di fede e forza interiore.

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