Il cammino francescano unisce Laconi alla città Nasce la guida ufficiale del Cammino a cura di padre Fabrizio Congiu

Oasi francescana di Laconi

Un’esperienza unica tra fede, cultura e paesaggi mozzafiato: nasce il Cammino francescano in Sardegna, un itinerario di otto tappe e 125 chilometri, che accompagna i viandanti da Cagliari a Laconi sulle orme dei frati francescani. 

Scenari

Un’opportunità per riscoprire la bellezza dell’Isola attraverso la lente della spiritualità, della storia e della natura incontaminata. Il percorso, che parte dal santuario cittadino di Nostra Signora di Bonaria, si snoda tra lagune, borghi storici, nuraghi millenari e monasteri, permettendo di immergersi nella tradizione francescana sarda. Ogni tappa è un’occasione per entrare in contatto con luoghi di profonda devozione, come il convento di Sanluri e il paese natale di sant’Ignazio da Laconi, e per lasciarsi affascinare da scenari unici, come il parco della Giara con i suoi cavallini selvatici. La guida ufficiale del Cammino, scritta da padre Fabrizio Congiu e pubblicata da Terre di mezzo Editore, è ora disponibile. 

Il percorso come opportunità per scoprire il territorio

«È l’inizio di un progetto molto ambizioso – dice padre Fabrizio – che vuole mettere in collegamento 17 località francescane, scelte come mete ideali francescane del pellegrinaggio in Sardegna». Tra gli obiettivi della fondazione «Cammino francescano di Sardegna» c’è la possibilità di rendere fruibili non solo i luoghi francescani ma anche le comunità interessate dallo stesso. «La tappa che va da Cagliari a Laconi – ricorda padre Fabrizio – attraversa 17 amministrazioni, ciascuna con un proprio patrimonio. In questo modo si avviano contatti e si mette in piedi una rete, che è anche un ulteriore obiettivo della fondazione». Il volume fornisce dettagli sul tracciato, sulle strutture di accoglienza e sulle meraviglie artistiche e naturali che rendono questo percorso un’esperienza indimenticabile. 

Un cammino non solo fisico

Un viaggio non solo fisico, ma anche interiore, alla ricerca di essenzialità e profondità spirituale, in perfetta armonia con quanto insegnato e predicato da san Francesco d’Assisi. Il Cammino si presenta in Sardegna come una nuova proposta di turismo lento e sostenibile, capace di offrire occasioni per scoprire dettagli storici poco noti alle comunità interessate dal percorso. «Ad esempio – ricorda padre Fabrizio – il santuario di Santa Maria di Uta ha ospitato per diversi secoli una comunità di francescani, a Villasor i cappuccini, fino alla soppressione degli ordini religiosi e l’incameramento dei beni ecclesiastici, hanno abitato il convento ancora esistente. Si tratta di numerose testimonianze da scoprire percorrendo questo primo tratto di cammino francescano».

Roberto Comparetti (Articolo apparso su Kalaritana Avvenire del 29 marzo)

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