Grati al Signore per il dono del sacerdozio In Cattedrale la Messa di ringraziamento presiduta dall'Arcivescovo

Grati al Signore per il dono del sacerdozio.

Celebrazione in Cattedrale a Cagliari in occasione dei giubilei sacerdotali e agli anniversari significativi di ordinazione presbiterale.

L’Eucaristia è stata presieduta dall’arcivescovo, Giuseppe Baturi, con profonda gratitudine al Signore per il ministero svolto dai sacerdoti nel corso degli anni.

La Messa è stata un’occasione speciale per rendere omaggio al cammino di fede e servizio di coloro che hanno consacrato la loro vita alla Chiesa.

Gli anniversari

Un elenco di nomi e anniversari piuttosto nutrito: monsignor Guido Palmas e padre Mariano Mastrandrea, Ofm conv. celebrano 70 di Messa.

Dieci in meno padre Alfio Pusceddu, anch’egli francescano conventuale.

Mezzo secolo dall’ordinazione per don Luigino Contu, padre Andrea Perrotti, domenicano, padre Mario Marchesi, vincenziano e monsignor Giuseppe Luxoro.

Quarant’anni di sacerdozio per monsignor Marcello Contu, don Ignazio Pili e con don Sergio Manunza.

Monsignor Giulio Madeddu, don Don Davorin Dobaj e padre Gian Piero Borsari, dei Somaschi, trent’anni di Messa.

Un quarto di secolo dall’ordinazione don Alessio Secci e don Gianmarco Casti, cinque anni in meno per don Albino Lilliu, don Giacomo Faedda e monsignor Michele Fadda.

Infine dieci anni dall’ordinazione per don Raimondo Mameli e don Michele Saddi.

Nell’omelia monsignor Baturi ha ricordato come l’iniziativa avviata lo scorso anno, rappresenti un ringraziamento corale per chi si è messo al servizio delle comunità. «È il secondo anno – ha esordito – che viviamo questo momento di incontro e di fraternità. Voglio che diventi un’abitudine, perché tutta la Chiesa particolare deve rendere grazie a Dio per i sacerdoti, per la loro storia, per Dio che li ha scelti, perché sono stati fedeli, perché attraverso loro è giunta a noi la Parola di Dio, i sacramenti, la testimonianza della carità e l’edificazione della comunione».

Per questo «dobbiamo dire grazie – ha proseguito Baturi – perché alla nascita qualcuno ci ha battezzato, nel momento dello scoraggiamento c’è chi ci ha confessato, quando siamo stati introdotti nella vita con la cresima qualcuno ci ha accompagnato e parlato dello Spirito e avremo anche necessità di qualcuno che ci apra la porta verso un’altra vita, quella di cui i sacerdoti sono missionari ed evangelizzatori, cioè annunciatori di qualcosa di vero».

Questo atteggiamento «non può riguardare solo ogni comunità – ha concluso l’Arcivescovo – ma è tutta la Chiesa che deve dire grazie ai sacerdoti».

Roberto Comparetti

Grati al Signore per il dono del sacerdozio.

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