Governo e Regione insieme per il diritto alla mobilità dei sardi Boeddu (Filt Cgil): "Intesa che può ridarci diritti persi nel trasporto aereo

Foto Sardegna Mobilità

L’incontro tra la presidente della Regione Alessandra Todde e il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi potrebbe aver portato a un’unità di intenti tra Giunta e Governo a Bruxelles, dove il confronto con l’Unione Europea per il miglioramento del diritto alla mobilità dei sardi è aperto.

Il punto d’incontro

A seguito dei primi esiti dell’incontro, ai microfoni di Radio Kalaritana è intervenuto il segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu. “Da anni – commenta il dirigente della Cgil – chiedevamo che la Regione non venisse lasciata sola a Bruxelles rispetto alla continuità territoriale aerea. Qualcuno mise in dubbio, visto il differente colore politico, che questo potesse venire adesso. Quella arrivata è un’ottima notizia, un punto di partenza che dovrà essere riempito di contenuti per far sì che l’UE ascolti le nostre istanze».

Nuove vie

Al centro del dibattito resta soprattutto la continuità territoriale e del diritto dei cittadini isolani alla mobilità. Con la Regione che sembra aver deciso di lasciare alcune strade per intraprenderne altre. «Aspetto positivo è che anche la Giunta regionale attuale abbia messo una serie di nuovi elementi, abbandonandone altri che vedevano l’UE contraria, come per esempio la tariffa unica che tutte le volte in cui è stata proposta è stata successivamente cancellata – precisa Boeddu – Le controproposte che invece l’attuale Giunta sta mettendo in campo, insieme ora anche al Governo nazionale, potrebbero darci quei diritti che negli ultimi anni abbiamo perduto per quanto riguarda il trasporto aereo».

Ritorno possibile

All’interno del nuovo progetto di continuità, al vaglio ancora della politica regionale, c’è anche la possibilità di allargare la platea di chi potrà usufruire di tariffe agevolate. Guardando soprattutto a chi è nato in Sardegna ma ha dovuto lasciarla per motivi di studio o lavoro, e che magari vorrebbe tornarci con più facilità.

«Quello dell’allargamento dei beneficiari è uno dei nodi – afferma Boeddu – Far si che le compagnie non possano andare oltre il doppio dei prezzi delle tariffe in continuità può essere una soluzione che può vederci vincenti, soprattutto nei periodi di picco. C’è poi una novità importante, perché i “cervelli” nati in Sardegna ma non più residenti potrebbero tornare per motivi di lavoro pagando una tariffa in continuità. Studenti e imprenditori – conclude il segretario regionale – potrebbero così tornare più facilmente per raccogliere opportunità di lavoro e consentire così uno sviluppo sociale ed economico senza che questo corrisponda a costi troppo alti».

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