Un gioco da tavolo per vivere il Giubileo anche a casa, attraverso il divertimento e la riflessione. L’idea, nata da don Enrico Garbuio e Don Dino Mazzoli, permette a grandi e piccoli di scoprire il significato dell’Anno Santo in un modo coinvolgente e accessibile a tutti.
Un viaggio tra fede e divertimento
Un modo diverso per vivere il Giubileo, partendo dal gioco per arrivare alla riflessione. Così don Enrico Garbuio ha dato vita a Giubileopoli, un gioco da tavolo ispirato al più noto Monopoli, ma pensato per accompagnare i giocatori in un percorso all’interno dell’Anno Santo.
«Il Giubileopoli è molto più di un gioco – ha spiegato don Enrico ai microfoni di Radio Kalaritana – è un viaggio tra fede, cultura e divertimento. Sappiamo bene che il Giubileo è un tempo di grazia, ma è anche dentro al tempo della quotidianità e volevamo declinarlo per aiutare le famiglie a viverlo nel contesto più semplice, quello della casa. Così è nato il gioco da tavolo che trasporta il cuore dei ragazzi dentro il Giubileo».
Un’opportunità per chi non può andare a Roma
Il gioco rappresenta un’occasione per scoprire il Giubileo e viverlo anche a distanza, offrendo un momento di gioia e di fede alle famiglie che non potranno recarsi a Roma.
«I giocatori devono raccogliere gli oggetti essenziali del cammino per attraversare i diversi punti di Roma e “conquistare” le quattro chiavi che fanno accedere alle Porte sante, concludendo così il loro viaggio nelle basiliche papali. Abbiamo creduto molto nel valore del gioco a livello pedagogico – continua don Enrico – La creatività resta una delle caratteristiche più belle donateci e noi l’abbiamo usata per scoprire l’amore del Creatore attraverso questo gioco. I ragazzi e le ragazze potranno così scoprire i tratti belli del volto di Dio: la giustizia, il perdono, la carità e la speranza. Lo faranno percorrendo le diverse tappe del tabellone e rispondendo alle domande che permettono di ottenere i cinque oggetti tipici del pellegrino. Crediamo che il Giubileo possa essere un’esperienza di grazia per tutti, e con questo gioco anche chi non potrà andare a Roma potrà vivere una piccola esperienza familiare».
Un progetto da sostenere con il crowdfunding
Per rendere realtà il progetto e diffondere il gioco, è stata lanciata una campagna di crowdfunding.
«Per regalare e regalarsi il gioco è sufficiente entrare nel sito dell’editore Tau Editrice e sostenere il crowdfunding – conclude don Enrico – Insieme a don Dino Mazzoli, l’altro curatore del progetto, abbiamo lanciato una sfida per far sì che il progetto si realizzi anche attraverso l’aiuto di 500 sottoscrittori. Basta inserire i propri dati e fare una prenotazione, e a inizio aprile il gioco sarà nelle vostre case per metterci tutti insieme in gioco».
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