Giovani in rotta per la pace: la missione della Bel Espoir Un viaggio di otto mesi nel Mediterraneo per il dialogo e la fraternità

La presentazione in sala stampa vaticana (foto Sir)

Un viaggio simbolico e concreto per la pace: è questa la missione della nave «Bel Espoir», che il 1° marzo 2025 salperà da Barcellona con 200 giovani provenienti dalle cinque sponde del Mediterraneo. L’iniziativa «Med 25 Odyssey – Bel Espoir», sostenuta dal cardinale Jean-Marc Aveline, nasce con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la fraternità in un’area segnata da conflitti e divisioni. Il progetto affonda le sue radici nell’intuizione di Giorgio La Pira e nelle precedenti iniziative di incontro tra i popoli mediterranei, come quelle di Bari (2020), Firenze (2022) e Marsiglia (2023).

Divisi in gruppi da 25, i partecipanti attraverseranno il Mediterraneo per otto mesi, toccando trenta porti. Ogni tappa sarà occasione di ascolto, confronto e formazione sulla pace e sul dialogo interreligioso. Al termine del viaggio, redigeranno un «Libro Azzurro» destinato a papa Francesco, ai vescovi e ai sindaci delle città coinvolte, con riflessioni e proposte concrete.

La nave sarà un vero e proprio laboratorio di pace, coinvolgendo diocesi, università e associazioni locali. L’arcivescovo di Barcellona, card. Juan José Omella, ha sottolineato l’importanza della città di partenza come crocevia di culture e lingue, simbolo della diversità da valorizzare. Mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari, ha ricordato le parole profetiche di Papa Francesco nel 2018: la pace non si costruisce con muri o prove di forza, ma con l’ascolto e il dialogo.

L’esperienza della «Bel Espoir» vuole essere un segnale di speranza per un Mediterraneo che, tra conflitti e tragedie, ha bisogno di una nuova anima. La Chiesa, ha concluso mons. Satriano, deve farsi protagonista di un cammino di riconciliazione, dando voce agli ultimi e testimoniando la bellezza della comunione oltre le divisioni.

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