Tornano le giornate Fai di Primavera e, con esse, la possibilità di riscoprire il patrimonio storico e culturale dell’isola.
Un’edizione speciale
Quest’anno l’iniziativa coincide con un anniversario importante: i cinquant’anni del Fondo ambiente italiano. «Festeggiamo questo importantissimo compleanno con una giornata di partecipazione attiva e raccolta pubblica di fondi» spiega Monica Scanu, presidente regionale del Fondo ambiente italiano. Saranno undici i siti sardi aperti al pubblico tra il 22 e il 23 marzo. A Sassari sarà possibile visitare il Palazzo della Provincia, con sale normalmente inaccessibili, e la Villa Pozzo, storica dimora del 1927. Ci sarà poi il Palazzo della Frumenteria, legato alla conservazione del grano e oggetto di restauri. «Vogliamo dare ai cittadini la possibilità di riscoprire luoghi di straordinaria bellezza e importanza storica» sottolinea Scanu. Ad Alghero protagonista sarà la Biblioteca del Mediterraneo e l’Archivio Storico Rafael Sari, dove i visitatori potranno ammirare un prezioso manoscritto trecentesco. «Spostandoci a Tempio Pausania – prosegue Scanu – si potrà entrare nel settecentesco Palazzo Sanguineti, con stanze mai aperte prima». A Golfo Aranci, invece, sarà visitabile il Pozzo Sacro Milis, recentemente restaurato, la stazione ferroviaria storica e i forni della calce. Nel cuore della Sardegna, a Nuoro, si apriranno le porte del Monastero delle Carmelitane Scalze, luogo normalmente inaccessibile. «I visitatori – spiega Scanu – potranno vedere la cappella e alcune aree del convento, oltre a una mostra fotografica che documenta la vita monastica». A Busachi sarà invece possibile visitare la diga Eleonora d’Arborea. «L’avevamo aperta in tempi di Covid con accessi limitati, oggi finalmente possiamo accogliere tutti», commenta con entusiasmo Scanu. L’evento offrirà anche un focus sulle questioni energetiche e ambientali legate al sito, con esperti che illustreranno l’importanza della diga per tutto il territorio del Centro Sardegna. A Cagliari la grande novità sarà la Caserma Attilio Mereu, solitamente chiusa al pubblico. Completano il percorso le Batterie Talmone a Palau e le Saline Conti Vecchi ad Assemini.
Un’occasione di sostegno
«Ogni sito ha una storia unica da raccontare, un pezzo di memoria collettiva che merita di essere valorizzato e tutelato» aggiunge Scanu. Oltre alla visita, le Giornate Fai sono anche un’occasione per sostenere la tutela del patrimonio. «Ci auguriamo che molte persone si iscrivano alla nostra associazione o contribuiscano con una donazione» conclude Scanu. Tutte le informazioni su orari e modalità di accesso sono disponibili sul sito www.giornatefai.it. L’iniziativa rappresenta un’opportunità per conoscere e apprezzare il patrimonio culturale, ma anche per riflettere sulla necessità di proteggerlo per le future generazioni. In un periodo in cui il valore della storia e dell’identità territoriale è sempre più centrale, eventi come questo offrono un’occasione concreta per avvicinare i cittadini alle bellezze dei tesori nascosti del proprio territorio
Andrea Pala (Articolo apparso su Kalaritana Avvenire del 16 marzo)
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