Giornata della donna, l’Unhcr lancia un nuovo appello Mancano fondi, mentre crescono le denunce di violenza sessuale legata ai conflitti

Shadia Mohammad Jesm, rifugiata siriana, fotografata in uno dei campi profughi gestito dall’Unchr in Libano | Foto Unhcr Facebook

L’Unhcr denuncia una situazione allarmante per le donne e le ragazze costrette alla fuga da situazioni di conflitto e di disagio: la mancanza di fondi sta portando alla chiusura di strutture di accoglienza e all’interruzione di programmi di assistenza. La violenza sessuale nei contesti di conflitto è in aumento, mentre i servizi di supporto vengono ridotti drasticamente.

L’allarme dell’Unhcr: emergenza senza precedenti

In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Unhcr ha lanciato un appello urgente: la carenza di finanziamenti sta mettendo in grave pericolo donne e ragazze costrette alla fuga da situazioni di conflitto o di disagio. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati segnala un aumento del 50% delle denunce di violenza sessuale legata ai conflitti negli ultimi anni, mentre i servizi di protezione vengono drasticamente ridotti per mancanza di risorse.

«Le donne e le ragazze che fuggono dalla guerra meritano di trovare sicurezza. Eppure, in tutto il mondo, ora sono ancora più a rischio di stupro e di altre forme di orribile violenza», ha dichiarato Ruven Menikdiwela, vice-alto commissario dell’Unhcr per la protezione.

Strutture chiuse e servizi sospesi: i numeri della crisi

L’Unhcr denuncia che molti centri di accoglienza sono già stati chiusi, privando le vittime di un rifugio sicuro:

  • In Sud Sudan, solo il 25% degli spazi dedicati alle donne e alle ragazze a rischio di violenza è operativo, lasciando 80.000 persone senza accesso a supporto psicosociale e assistenza legale e medica.
  • In Etiopia, oltre 200.000 rifugiati e sfollati interni hanno perso l’accesso a servizi salvavita, tra cui una casa sicura per donne in pericolo immediato.
  • In Giordania, almeno 63 programmi di supporto specialistico per donne e ragazze vulnerabili stanno chiudendo o sono sospesi, con un impatto su 200.000 persone.
  • Anche i programmi di prevenzione del matrimonio infantile e della violenza di genere sono stati sospesi, lasciando oltre 2.000 ragazze adolescenti senza protezione.

Un settore sottofinanziato: solo il 38% dei fondi disponibili

Nonostante l’importanza vitale di questi servizi, i programmi di prevenzione e risposta alla violenza sessuale e di genere sono storicamente sottofinanziati. Nel 2024, il settore ha ricevuto solo il 38% delle risorse necessarie, mettendo a rischio il futuro di migliaia di donne e ragazze rifugiate.

«L’attuale crisi dei finanziamenti umanitari rischia di portare questo lavoro vitale oltre il punto di non ritorno», avverte l’Unhcr.

Un appello per la sicurezza e il futuro delle donne rifugiate

In questa Giornata internazionale della donna, l’Unhcr invita la comunità internazionale a investire nella sicurezza, nell’istruzione e nell’emancipazione economica delle donne rifugiate e sfollate, affinché possano spezzare il ciclo della violenza e diventare artefici del cambiamento.

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