
Monsignor Baturi (foto Gennari/Siciliani)
La Chiesa riconosce il pluralismo delle opinioni e il valore della libertà nell’adesione a eventi pubblici. Lo ha ribadito Monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, rispondendo ai giornalisti in merito alla manifestazione del 15 marzo. Durante la conferenza stampa conclusiva del Consiglio permanente, ha chiarito che la Chiesa non ha preso una posizione ufficiale, lasciando ai fedeli e alle organizzazioni cattoliche la libertà di partecipare o meno.
«La nostra preoccupazione principale è la pace e il futuro dell’Europa», ha affermato Baturi, evidenziando come le alleanze si costruiscano progressivamente e senza rigidità predefinite. Alcuni gruppi cattolici hanno deciso di aderire alla manifestazione, mentre altri hanno scelto di non partecipare: entrambe le scelte rientrano nella visione di un legittimo pluralismo che la Chiesa riconosce nelle questioni non essenziali.
L’attenzione della Chiesa per l’Europa non è una novità. Monsignor Baturi ha ricordato i numerosi convegni dedicati al Mediterraneo, che hanno ribadito il ruolo cruciale dell’Europa nella promozione della pace e della stabilità. In questo contesto, la Chiesa continua a incoraggiare il dialogo e il confronto, senza imporre una linea unica di pensiero ai propri fedeli.
La posizione espressa dal segretario della Cei sottolinea dunque una prospettiva di apertura e rispetto delle diverse sensibilità, mantenendo come prioritari i valori della pace e della costruzione di un’Europa più unita e solidale.
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