Un vero bagno di folla. È quello che si è registrato a Nurri in occasione del pellegrinaggio del cuore di Santa Rosa da Viterbo.
Si sono conclusi i riti e gli appuntamenti che hanno segnato per tre giorni la comunità del Sarcidano.
Preghiera, confessione, celebrazioni eucaristiche hanno scandito le giornate di presenza della reliquia della Santa così cara ai nurresi, alla presenza anche del vescovo di Viterbo, Orazio Piazza, e di alcuni sacerdoti laziali che, insieme a quelli diocesani, hanno assicurato il loro servizio ai tanti che non sono voluti mancare all’atteso appuntamento, preparato con cura dal parroco, don Fabrizio Deidda.
«Come in occasioni simili – dice – c’è sempre il rischio di cadere nella sagra: abbiamo cercato di tenere a bada i venditori per mantenere questo clima di silenzio, di raccoglimento, di preghiera, perché era questo il nucleo del pellegrinaggio». «Il cuore di Santa Rosa – evidenzia don Fabrizio – è quello di una ragazza che si è fatta docile al Vangelo ed ha incontrato quello dei nurresi e di coloro che si sono avvicinati. Il nostro cuore aveva ed ha bisogno di conversione perché si ritrova ferito, piagato, sanguinante».
La tre giorni è stata vissuta portando a Santa Rosa il cuore di ciascuno.
«Senza paura – sottolinea il parroco – con la massima fiducia, per incontrare una sorella maggiore che sicuramente ci porta a Cristo, per essere sollevati da quelle ferite che portiamo nel nostro cuore. Questo penso sia stato il significato del pellegrinaggio. Due cuori che si incontrano, quello di Santa Rosa, docile agli insegnamenti del Vangelo, e il nostro, molte volte claudicante, sanguinante, ferito, maltrattato, bisognoso di ristoro e di guarigione».
C’è stato un ulteriore elemento: la costante presenza del Vescovo di Viterbo.
«Un grande dono – dice don Fabrizio – avere non solo il Vescovo, ma addirittura una delegazione di nove sacerdoti venuti ad accompagnare il cuore di Santa Rosa. Questo dice molto della fraternità fra le Chiese,quella di Viterbo e quella di Cagliari. Ha significato voler vedere la fede del nostro popolo da parte del Vescovo di Viterbo: la sua presenza ci ha accompagnato nel cammino spirituale».
«Nella prima giornata – conclude il parroco – era presente anche il nostro Arcivescovo che, nonostante i numerosi impegni, non è voluto mancare tra noi alla Messa di inizio del pellegrinaggio dei cuori: davvero abbiamo vissuto un pellegrinaggio dei cuori».
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