CINEMA SOCIALE

“Donne in avanti”: l’integrazione attraverso storie vere di rinascita Stasera la première del nuovo documentario di Karim Galici. Protagoniste, quattro donne di paesi diversi che raccontano la loro nuova vita in Sardegna

Karim Galici, Giuseppe Carboni, Viktoryia e Gulzhana ospiti a Radio Kalaritana

Storie vere, emozioni autentiche, integrazione vissuta. Va in scena stasera alle 20.30 al cinema Greenwich d’Essai a Cagliari la première del documentario “Donne in avanti”, diretto dal regista Karim Galici e prodotto dall’associazione Cittadini del Mondo.

Il film è il seguito di “Dall’Est con amore”, girato cinque anni fa, e racconta l’evoluzione delle vite di quattro donne arrivate in Sardegna da diversi paesi.  «Tra luci e ombre, queste donne hanno scelto la Sardegna come nuova patria» spiega Galici, ospite questa mattina a Radio Kalaritana, insieme al produttore Giuseppe Carboni e a due delle protagoniste del film.  «Il nostro è un cinema del reale, senza finzione: non ci sono attrici, ma vere protagoniste delle proprie storie».

Un’idea nata in piena pandemia insieme all’associazione “Cittadini del mondo”, quando le varie realtà impegnate nell’integrazione non potevano più organizzare i consueti incontri. Così si è deciso di raccontare l’immigrazione femminile attraverso le esperienze di Viktoryia, Gulzhana, e delle altre protagoniste: quattro donne di età, culture diverse provenienti da Ucraina, Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan.

Dopo il successo del primo documentario «in tanti ci chiedevano come la vita delle protagoniste si fosse evoluta –  continua Galici – : Così abbiamo deciso di seguirle ancora, per raccontare l’evoluzione del loro percorso di integrazione, i cambiamenti, le difficoltà e le conquiste».

Tra i punti di forza, l’autenticità del racconto:  «La nostra troupe  – spiega il regista  –  piccola ma affiatata, ha saputo sparire dietro la macchina da presa, lasciando spazio alla verità. Le protagoniste si raccontano con spontaneità, regalando al pubblico emozioni vere».

Storie di rinascita. Come quella di Viktoryia, arrivata per la prima volta in vacanza in Sardegna grazie a un progetto dell’associazione Cittadini del mondo. Dopo un grave incidente stradale è tornata nell’Isola, dove si è trasferita definitivamente e ha ricominciato da capo. Oggi è campionessa mondiale di paracanoa e punta alle Olimpiadi di Los Angeles: «La mia vita non è stata facile, ma qui ho trovato accoglienza. Ho imparato l’italiano, mi sono laureata, e ora mi alleno ogni giorno per coronare il mio sogno olimpico. Il mio messaggio ai giovani è: non arrendetevi mai». Anche Gulzhana guarda avanti. Sta prendendo la sua seconda laurea e sogna di realizzare un progetto per aiutare le donne vittime di violenza domestica.

Parte del documentario è stato girato nell’oratorio della parrocchia di Sant’Eulalia, che ospita anche la Biblioteca dell’associazione, luogo di incontro e scambio. «Per noi l’incontro tra culture è la chiave per costruire ponti  –  afferma il produttore Giuseppe Carboni  -. Raccontare queste storie è anche un modo per far conoscere le attività della nostra associazione, impegnata da tanti anni nell’integrazione».


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