Dolianova si prepara a festeggiare San Biagio In programma un ricco calendario di appuntamenti religiosi e folkloristici

La comunità parrocchiale di San Biagio a Dolianova si prepara ai tradizionali festeggiamenti in onore di San Biagio vescovo, con un ricco calendario di eventi religiosi e folkloristici.

Il programma delle celebrazioni prevede:

  • Sabato 1 febbraio:
    • Ore 18: Rito de sa «Scera», con ingresso dei nuovi obrieri e vestizione del Santo.
  • Domenica 2 febbraio:
    • Ore 17.30: Messa
    • Ore 18.30: Rito della consegna della bandiera e processione con accensione del falò presso località Santa Lucia. La serata proseguirà con spettacoli pirotecnici e balli accompagnati dalla fisarmonica di Gigi Ghiani.
  • Lunedì 3 febbraio:
    • Ore 08: Messa con benedizione dei tradizionali dolci locali, Is Pirichittus.
    • Ore 10: Messa
    • Ore 17: Solenne processione con i priori dei comuni partellolesi.
    • Ore 18: Messa solenne in onore di San Biagio.

Un patrimonio di fede e storia

La chiesa di San Biagio, situata nell’antico borgo di Sicci, oggi parte integrante di Dolianova, vanta una storia secolare.

Edificata nel XVI secolo in stile tardo-gotico, la chiesa ha subito nel tempo diverse ristrutturazioni. Già nel 1597 necessitava di interventi significativi e, tra il XVI e il XVII secolo, fu ricostruita, mantenendo una navata centrale affiancata da cappelle laterali e una copertura lignea.

La facciata, riedificata nel 1782, conserva elementi originari come il rosone, la rosetta, i capitelli e la croce.

Nel tardo Ottocento, fu aggiunto il campanile dotato del primo orologio pubblico del paese.

Il culto di San Biagio fu introdotto dai Bizantini nel VI secolo, e l’antico borgo di Sicci iniziò l’edificazione della chiesa in suo onore nel XVI secolo.

San Biagio, vescovo martirizzato in Anatolia nel 316 d.C., è considerato il protettore dei malati alla gola.

La leggenda narra che, mentre veniva portato al martirio, salvò un giovane a cui si era conficcata una lisca di pesce nella gola.

Per questa ragione, alla conclusione della celebrazione in suo onore avviene la «benedizione della gola» attraverso l’avvicinamento al collo dei fedeli di due candele incrociate e la distribuzione dei pirichitteddus, tipici dolcetti che si dice proteggano dal mal di gola.

Un appuntamento che unisce fede, tradizione e comunità, rinnovando la devozione secolare dei parteollesi verso San Biagio vescovo.

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