La questione abitativa è una delle più importanti sul tavolo delle amministrazioni comunali, compresa quella cagliaritana. Il commento di Anna Puddu, Assessora alla salute e al benessere delle cittadine e dei cittadine del Comune di Cagliari, apparso sul Kalaritana Avvenire del 16 marzo.
Il diritto alla casa è una delle sfide più urgenti delle nostre città. A Cagliari, come in molte altre realtà italiane, la scarsità di alloggi disponibili in affitto e il caro affitti rappresentano una minaccia concreta per tante famiglie e singoli cittadini.
Gli obiettivi
L’amministrazione comunale ha avviato un monitoraggio sull’edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo di garantire che le abitazioni siano assegnate correttamente e di dare una risposta efficace a chi vive questa emergenza. Come assessorato alla salute e al benessere dei cittadini siamo consapevoli che la questione non riguarda solo chi ha diritto all’edilizia sociale, ma anche coloro che, pur non rientrando nei criteri di accesso, si trovano in condizioni di grave difficoltà abitativa. Per questo, l’amministrazione sta studiando soluzioni ispirate a esperienze virtuose adottate in altre città, puntando su accordi territoriali con le organizzazioni sindacali per calmierare i prezzi nelle diverse zone censuarie. Un’altra strada perseguita è il rilancio dell’edilizia convenzionata, che potrebbe rappresentare una soluzione per quella «fascia grigia» della popolazione che non trova risposte adeguate né nel mercato privato né in quello pubblico. La mancanza di politiche di welfare abitativo negli ultimi decenni ha aggravato la situazione, portando a un aumento di contratti transitori e a un abuso dei canoni, rendendo ancora più precaria la condizione di molti inquilini.
Una visione differente
È necessario un cambio di paradigma, un nuovo approccio che metta al centro le esigenze dei cittadini e il diritto alla casa come base imprescindibile per una società più equa. Investire nel rilancio dell’edilizia popolare è dunque una necessità non più rimandabile. Negli anni si è preferito affidarsi esclusivamente al mercato privato, trascurando il ruolo fondamentale che una politica pubblica per la casa dovrebbe avere. Ora è il momento di cambiare rotta, perché la questione abitativa non è solo un problema economico, ma un tema di dignità e giustizia sociale. La crisi degli affitti non riguarda solo le fasce più deboli della popolazione, ma anche giovani lavoratori, famiglie monoreddito e pensionati che faticano a trovare un alloggio adeguato alle loro possibilità economiche. Le amministrazioni locali hanno pertanto il dovere di intervenire con misure strutturali che incentivino la creazione di alloggi accessibili e garantiscano una regolamentazione più equa del mercato degli affitti.
Anna Puddu – Assessora alla salute e al benessere delle cittadine e dei cittadine del Comune di Cagliari
(Commento apparso sul Kalaritana Avvenire del 16 marzo)
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