Il 24 marzo si celebra la 33a Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri: uomini e donne che ogni anno donano la vita per il Vangelo. Sono sacerdoti, religiose, catechisti, operatori pastorali animati da una passione missionaria che consuma il tempo, le energie e infine l’intera esistenza, perché Cristo sia conosciuto, amato e accolto.
Il loro sacrificio ci ricorda che il Vangelo si diffonde solo attraverso la testimonianza di chi, come dice la Scrittura, riconosce che la grazia vale più della vita. La loro vita non è perduta, ma glorificata da Dio: hanno preso parte all’opera della redenzione e ci mostrano che esiste uno scopo così grande per cui vale la pena vivere e anche morire.
Il tema di quest’anno è Andate e invitate, tratto dal Vangelo di Matteo: è l’invito del Padre alla festa di nozze per il Figlio, rivolto a tutti, senza esclusioni. È Dio stesso a indicarci chi invitare: gli uomini e le donne che incontriamo ogni giorno, nei crocevia della vita – scuole, famiglie, luoghi di lavoro, strade e piazze.
Non siamo portatori solo di parole o norme, ma inviati per chiamare tutti a partecipare a una gioia vera: la comunione con Cristo, lo Sposo.
Viviamo questa giornata nella preghiera e nel digiuno, perché l’ansia missionaria non venga mai meno nella Chiesa. Là dove viviamo, non stanchiamoci di invitare alla festa: all’incontro con Cristo, sorgente di vita e di gioia.
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