La giornata di ieri è stata particolarmente significativa, poiché ho ordinato tre ragazzi che, dopo anni di seminario, ora attraversano una tappa fondamentale: quella del diaconato. Non si tratta di un semplice passaggio, ma di un vero e proprio grado dell’ordine sacro, attraverso il quale vengono conformati a Cristo servo, colui che opera la carità verso i più poveri e che annuncia la salvezza. Il 30 novembre avevo già ordinato tre sacerdoti, mentre i diaconi ordinati ieri sono Davide, Lorenzo e Samuele. Questa è un’occasione propizia per ringraziare Dio per il dono del sacerdozio e per pregare affinché sorgano sante e numerose vocazioni.
Il Concilio Vaticano II ci insegna che l’ordine sacro permette a Cristo di continuare la sua opera nel mondo e nella storia, attraverso l’azione ministeriale. È Cristo stesso che agisce: annuncia la Parola, anima la carità, santifica mediante la liturgia e i sacramenti, guida pastoralmente il suo popolo. È lui che continua la sua missione scegliendo persone umane, con le loro caratteristiche, la loro cultura, la loro età, perché Dio agisce con audacia. Benedetto XVI diceva infatti che «Dio compie questa scelta con una particolare audacia: l’audacia di affidare il messaggio di salvezza e l’opera dei sacramenti, a uomini limitati.
Tuttavia, questi uomini, quando agiscono in nome di Cristo o nella sua stessa persona, vengono trasfigurati dalla grazia». Ringraziamo dunque Dio e chiediamo di essere fedeli a questa consegna, consapevoli di essere un anello all’interno di una catena. Il nostro compito è ricollegare altri anelli affinché la storia della salvezza continui. Ringraziamo inoltre questi giovani che hanno detto il loro «sì» al Signore.
© Copyright Kalaritana Media