Anche in Sardegna, come nel resto d’Italia, le imprese straniere sono sempre più numerose e integrate. Secondo gli ultimi dati di Confartigianato Sardegna (al terzo trimestre 2024), nell’Isola si contano 10.602 aziende guidate da imprenditori stranieri, di cui 1.616 artigiane (il 15,2% del totale). Le buone notizie arrivano dal Report “Le imprese artigiane a conduzione straniera” realizzato dall’Ufficio Studi dell’organizzazione (fonte UnionCamere 2023-2024).
Risultati positivi dunque, seppur vedano l’Isola al terz’ultimo posto a livello nazionale, dove si contano ben circa 670mila imprese straniere. Dati in controcorrente rispetto a quelli relativi alle imprese autoctone (che in 10 anni hanno visto una riduzione del 5,6%), che raccontano una storia di integrazione economica di successo: in dieci anni di attività si è registrata una crescita di +140mila imprese straniere rispetto alla fine del 2014 (dati Unioncamere-InfoCamere aggiornati al 31 dicembre 2024, elaborati sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di commercio).
In Sardegna, quello delle costruzioni specializzate, con il 50,8% delle imprese, è il settore con maggior numero d’imprenditori stranieri. Segue la costruzione di edifici e i servizi alla persona, entrambi con il 6,8%, le attività di servizi per edifici e paesaggio con il 5,9%, il confezionamento di abbigliamento con il 5,1%, le attività di ristorazione con il 4,0% e il trasporto di merci e persone con il 2,9%. Il Report di Confartigianato Sardegna dice anche come nell’Isola lavorino 26mila stranieri, il 4,7% sul totale degli occupati mentre i giovani apprendisti risultano essere 251.
Una presenza che è «un valore aggiunto per il nostro territorio – spiega Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna – ancora di più di fronte all’andamento demografico. Siamo convinti che fare impresa sia il modo più efficace per favorire l’integrazione sociale ed economica di queste persone, che devono essere sempre più valorizzate e riconosciute nelle loro competenze e professionalità. Un fenomeno che va gestito e accompagnato nel modo migliore, consentendo la piena integrazione di queste imprese nel tessuto sociale, e rafforzando le opportunità di formazione per questi lavoratori, a iniziare dalla lingua italiana». «Noi come Confartigianato – continua il presidente – siamo al fianco di queste imprese che credono nel nostro Paese, e cerchiamo di ascoltarle e sostenerle di fronte a tutte le difficoltà, anche burocratiche, che possono incontrare».
La provincia con il maggior numero di imprenditori stranieri è quella di Sassari-Gallura con 3.746, di cui 819 artigiani (il 21,9% delle attività gestite da chi è nato fuori dall’Italia). Segue Cagliari con 4.642, con 438 artigiane (il 9,4%), Nuoro con 1.625 di cui 286 artigiane (17,6%) e Oristano con 589 di cui 73 artigiane (il 12,4%). Per quanto riguarda le provenienze, imprenditori e imprenditrici provengono soprattutto da Senegal, Marocco, Germania, Cina e Romania. Nella provincia di Cagliari la maggior parte arrivano dal Senegal, in quella di Nuoro dalla Germania, in quella di Oristano dal Marocco e in quella di Sassari-Gallura dalla Romania.
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