Crescono le aziende femminili in Sardegna, in controtendenza rispetto al trend nazionale Secondo gli ultimi dati regionali le imprenditrici sarde sono sempre più resilienti, pronte a mettersi in gioco

(Foto Confartigianato Sardegna)

Con 235 imprese femminili ogni mille attività, l’Isola si posiziona sopra la media nazionale di 227, evidenziando una particolare vocazione all’imprenditoria “rosa”. Sono gli ultimi dati di SardegnaImpresa che mostrano come mentre a livello nazionale si registra una contrazione dell’1,4% delle imprese femminili nel periodo 2019-2024, la Sardegna faccia registrare un trend in crescita, collocandosi tra le cinque regioni italiane che hanno registrato un andamento positivo (insieme a Trentino-Alto Adige, Lombardia, Campania e Valle d’Aosta). «Si tratta di dati molto positivi  –  commenta Valeria Melis presidente Confartigianato Giovani imprenditori Sud Sardegna  – che mostrano un cambio culturale importante. Le donne sarde si dimostrano resilienti e con grande abilità nella gestione di diverse responsabilità contemporaneamente. Inoltre un ruolo importante lo hanno avuto le leggi a sostegno dell’imprenditoria, grazie a cui le donne si sentono meno sole, hanno più stimoli nel mettersi in gioco, e riescono a conciliare lavoro e vita familiare». Da segnalare che «sempre più donne svolgono mestieri in settori “maschili”, dimostrando una grande capacità nel ridurre il Gap».

Dati positivi anche quelli di Confindustria Sardegna sui giovani imprenditori. Nell’Isola una impresa giovanile su 5 è artigiana: delle 14.950 giovani aziende, 2.608 sono gestite da artigiani under 35.  «Anche i giovani vogliono mettersi in gioco  – aggiunge la Melis – sia creando nuove attività, sia riprendendo in mano le imprese familiari. Si punta soprattutto su su innovazione e sostenibilità». Nonostante ciò permangono delle criticità «correlate non solo alle attività burocratiche necessarie per l’avvio delle attività imprenditoriali ma alla situazione dell’occupazione giovanile». Le nuove sfide sono legate soprattutto al digitale (73%) e alla sostenibilità (58%) delle imprese. Obiettivi di Confartigianato giovani supportare i giovani imprenditori, anche «nell’ottica del dialogo intergenerazionale e dello scambio di competenze con gli imprenditori più anziani». Inoltre, in programma anche incontri con gli studenti degli istituti superiori su come prepararsi a questa professione.

 

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