Cresce il numero di chi segue il Cammino di Bonaria Un itineario di oltre 350 chilometri da Nord a Sud dell'Isola

Cresce il numero di chi segue il Cammino di Bonaria.

Un’Isola profondamente devota alla Madonna di Bonaria.

Lo conferma l’adesione sempre più massiccia al Cammino che porta il nome della Patrona massima della Sardegna.

Il 1 febbraio a Monserrato, nella parrocchia del SS. Redentore, la posa di un’ulteriore «Siste Viator», simbolo del percorso religioso e culturale.

«Il cammino – dice il presidente dell’Associazione, Antonello Menne, nativo di Orotelli, e docente universitario a Milano – è un percorso legato prioritariamente alla fede, al quale aderiscono anche non credenti. Nasce dopo il tempo del Covid, per una scelta personale: avevo promesso a me stesso che, una volta usciti dalle restrizioni, avrei voluto camminare verso Bonaria, e così ho fatto, con un briciolo di sana follia e coinvolgendo un gruppo di persone temerarie».

Nell’agosto 2020 Menne lascia Milano e a piedi raggiunge il santuario di Bonaria, dando vita ad un Cammino che, attraversando 27 centri della Sardegna, parte da Olbia e arriva a Cagliari, lungo le zone interne dell’Isola per terminare a Bonaria.

«In molti – racconta – chiedevano il motivo per il quale attraversavamo a piedi i loro centri: quando affermavamo che eravamo di passaggio per andare a Bonaria la reazione era davvero commovente.

Da qui la conferma della bontà dell’iniziativa e della necessità di realizzare il Cammino, che attraversasse l’Isola da nord a sud».

Le tappe principali sono: Olbia, Padru, Berchideddu, Alà dei Sardi, Bitti, Lula, Nuoro, Monte Gonare (la vetta più alta del Cammino n.d.r.), Orotelli, Sedilo, Fordongianus, Usellus, Sini, Sanluri, Ussana, Monserrato e Cagliari, oltre 350 i chilometri che caratterizzano il percorso.

«Per realizzare il Cammino – ricorda il Presidente – è fondamentale il ruolo dei volontari, più di 150 persone, che si impegnano in tutti i servizi necessari, così come abbiamo voluto che le comunità locali e le amministrazioni comunali fossero coinvolte, compresi gli operatori che danno ospitalità ai camminanti, con i quali sono state realizzate delle convenzioni per coloro che seguono il percorso e intendono fermarsi per la notte».

Il Cammino di Bonaria ha poi una caratteristica: la «siste viator» è collocata all’ingresso e all’uscita del paese ma soprattutto nei sagrati delle chiese parrocchiali, a significare la peculiarità religiosa dell’itinerario.

«C’è un elemento – conclude Antonello Menne – che segna questa iniziativa: la bella risposta di tante persone al passaggio di chi segue il Cammino, soprattutto di anziani».

Un ulteriore conferma di come la devozione mariana sia fortemente diffusa tra i sardi.

Cresce il numero di chi segue il Cammino di Bonaria.

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