Celebrazione di Sant’Efisio, patrono della Diocesi Un segno di speranza per la comunità

La Celebrazione presieduta dall’Arcivescovo a Stampace per la festa di Sant’Efisio

Oggi, la Diocesi di Cagliari celebra con devozione il Dies Natalis di Sant’Efisio, il santo patrono che guida e protegge la comunità. La sua chiesetta di Stampace, luogo di fede e tradizione, ha ospitato questa sera la tradizionale celebrazione eucaristica in onore del santo, presieduta dall’arcivescovo Giuseppe Baturi.

La messa, come ogni anno, è seguita dalla storica processione, portando il messaggio di Sant’Efisio a tutti i fedeli. La partecipazione della comunità è stata straordinaria, con una Chiesa gremita di fedeli, desiderosi di rendere omaggio al santo martire, il cui esempio di fede continua a ispirare generazioni di cristiani.

Alla celebrazione erano presenti diverse autorità, tra cui il sindaco Massimo Zedda, testimoniando ancora una volta l’importanza religiosa e culturale di questa ricorrenza. Non è mancata, inoltre, la presenza dell’arciconfraternita del Gonfalone, custode della chiesa di Sant’Efisio, che si prende cura del culto e delle tradizioni legate al santo.

Nella sua omelia, Monsignor Baturi ha ricordato l’importanza della speranza nella vita cristiana, sottolineando che «siamo chiamati, come i nostri santi, a essere pellegrini di speranza. Oggi celebriamo la festa di Sant’Efisio, patrono della diocesi. La speranza – ha detto – ha bisogno di segni credibili. I santi brillano nella costellazione delle nostre notti, per sostenere la nostra speranza e guidarci. I loro meriti sono particolarmente significativi. Da questo punto di vista, i santi martiri sono un dono che Dio concede continuamente alla Sua Chiesa».

Le parole dell’Arcivescovo hanno risuonato nel cuore dei presenti, invitando tutti a riflettere sulla forza della speranza cristiana, che non è solo un sentimento astratto, ma un concreto segno di fede che si traduce nella testimonianza di vita dei santi.

La celebrazione di Sant’Efisio, quindi, non è solo un momento di tradizione, ma un’occasione per rinnovare la propria speranza e il proprio impegno nella fede, seguendo l’esempio di chi ha vissuto il messaggio del Signore con coraggio e dedizione.

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