Celebrazione in Cattedrale a Cagliari, presieduta dall’arcivescovo Baturi, nella festa della presentazione di Gesù al Tempio, il 2 febbraio, data scelta da Giovanni Paolo II nel 1997 per celebrare la Giornata mondiale della vita consacrata, rivolta a tutti i religiosi e le religiose che vivono l’offerta della loro vita nella specificità dei rispettivi carismi.
La Giornata è inoltre rivolta alle contemplative, che con la forza della loro preghiera ininterrotta supportano la vita della Chiesa e ne presentano la lode e le attese al Padre. In realtà, le claustrali hanno già una loro giornata dedicata, quella del 21 novembre, memoria della Presentazione di Maria al Tempio, ma il 2 febbraio ricorda come la contemplazione sia una delle tante forme possibili di consacrazione.
In un passaggio della sua omelia monsignor Baturi ha detto «Carissimi fratelli e sorelle sono davvero lieto di celebrare qui in cattedrale questa Giornata della vita consacrata in questo Anno Santo dedicato al tema della speranza, pellegrini di speranza, un tema che provoca questo mondo spesso rassegnato o spesso appagato, è un tema che davvero provoca il mondo, le comunità e le nostre persone. È bello – ha detto – poter quindi fare il nostro Giubileo. La vita consacrata poi è saldamente radicata dentro la dimensione della speranza, ha un’indole strutturalmente escatologica, cioè guarda il momento finale, quello in cui tutto sarà ricapitolato in Cristo e quindi pacificato perché anche la morte venga sconfitta e tutto riconsegnato al Padre, perché egli sia tutto in tutto, Cristo tutto in tutti, il Padre tutto in tutto».
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