È Elisabetta Orrù la vincitrice dell’edizione 2025 della Cagliari SoloWomenRun, la corsa rosa solidale tra le più partecipate d’Italia, che ha visto oggi al via ben 14.500 donne, un record assoluto per l’evento. La maggior parte delle partecipanti ha affrontato il tracciato Open di 5 km, una camminata ludica nelle vie del centro, mentre altre hanno gareggiato nel percorso competitivo Challenge da 10 km.
Orrù, atleta del Cagliari Marathon Club, ha vinto con il tempo di 31’33’’. Al secondo posto si è classificata Enrica Pintor (Isolarun) in 34’21’’, mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato da Benedetta Cao (CUS Cagliari), con un tempo di 35’21’’.
La classifica completa sarà pubblicata sul sito solowomenrun.it.
La partenza e l’arrivo si sono svolti alla Fiera di Cagliari, con i tracciati che hanno attraversato le principali vie del centro, accolti dagli applausi e dal calore del pubblico. Tantissime donne, tante associazioni, e gruppi di amiche hanno partecipato a questa grande manifestazione che ogni anno cresce sempre di più. L’evento ha visto anche molte partecipanti che hanno preso parte per sostenere cause sociali, per ricordare persone care scomparse, o per onorare la lotta di chi sta affrontando o ha appena superato una malattia.
Un vero e proprio fiume rosa ha invaso la città di Cagliari, creando un’atmosfera di entusiasmo e solidarietà che ha reso la giornata unica e speciale.
La Cagliari SoloWomenRun è organizzata da Gevensport SRL e ASD Cagliari Atletica Leggera, sotto l’egida della UISP. L’evento vede diversi sponsor, e il patrocinio del Comune di Cagliari e della Città Metropolitana di Cagliari.
In primo piano, come sempre, la solidarietà. Anche quest’anno, le associazioni e i gruppi hanno potuto presentare i loro progetti che concorreranno al Charity Goal, contribuendo così al sostegno delle cause sociali. Inoltre, l’organizzazione ha permesso ai vari sodalizi di attivare anche crowdfunding autonomi attraverso il sistema di iscrizioni.
LE STORIE
Quest’anno la SoloWomenRun ha visto partecipare donne straordinarie, ognuna con una storia unica di forza, resilienza e determinazione. Tra queste, spicca Zaira, che ha celebrato i suoi 100 anni appena qualche settimana fa, dimostrando che l’età non è un limite quando si tratta di vivere appieno.
C’è poi Francesca, con il suo progetto “Rimettiamoci sui tacchi”, che aiuta le pazienti oncologiche a riscoprire la bellezza e la forza di indossare nuovamente i tacchi alti, un gesto simbolico di positività e rinascita.
Raffaella, paziente oncologica che affronta la vita con il sorriso con “le amiche di Lella”, ha partecipato con un gruppo di amiche provenienti da fuori città. Grazie alla sua determinazione, ha raccolto 120 iscrizioni, scrivendo con orgoglio all’organizzazione: «Io, paziente oncologica per carcinoma mammario con mastectomia bilaterale, condivido una bellissima giornata in rosa e vado avanti sempre e solo con il sorriso».
Daniela, che ha trovato forza nella corsa per superare le difficoltà legate alla malattia, ha raggiunto traguardi incredibili, come la maratona di New York. Tiziana, Emelina e Giuliana, disabili visive dalla nascita, hanno completato il percorso insieme, camminando fianco a fianco, testimoniando che ogni ostacolo può essere superato con l’amicizia e la solidarietà.
Roberta, che un anno e mezzo fa ha ricevuto la diagnosi di carcinoma, ha affrontato chemio e mastectomia bilaterale, ma continua a combattere con il sorriso, lanciando a tutte un messaggio potente: «Possono veramente essere come una valanga, così forti da poter distruggere tutte le difficoltà che si mettono sul nostro cammino e trovare anche la forza di sfoggiare il più bel sorriso. Viva le donne e la resilienza che mai ci abbandona!».
Luciana ha condiviso la sua esperienza, raccontando della sua lotta contro il tumore al seno a 29 anni, un percorso che è stato davvero difficile. Ma il suo messaggio è chiaro: «Auguro a tutte le donne che stanno affrontando questa battaglia, di farlo con il sorriso e vincere, essendo guerriere, come lo sono io».
Anna Barbara, dopo quasi due anni di lotta contro un tumore al seno, ha finalmente partecipato alla SoloWomenRun, purtroppo ancora segnata dagli effetti delle terapie. Ma la sua voglia di esserci non è venuta meno: “Finché potrò ci sarò”, ha scritto.
Liviana ha corso in memoria della sua amica Pina Rita Macis, scomparsa a causa di una malattia incurabile. «Pina Rita – ha detto – ha sempre partecipato con grande entusiasmo all’Open Solo Women. Anche quest’anno si era iscritta con gioia, ma purtroppo non potrà essere presente per ritirare la sua maglietta. Sarebbe per noi un gesto molto toccante se, all’apertura dell’evento, poteste dedicare un breve ricordo a Pina Rita».
Anche la famiglia di Manuela Murgia ha voluto ricordarla, inviando una lettera all’organizzazione per chiedere un momento di riflessione sulla sua storia durante l’evento del 2025. Manuela è stata una donna simbolo di forza e impegno contro la violenza di genere.
Ma le storie sono davvero tante, di solidarietà, forza, tenacia, amore, amicizia e aiuto.
© Copyright Kalaritana Media