
(foto Misericordie)
«Papa Francesco ha segnato profondamente la nostra missione, richiamandoci costantemente al valore del servizio. Un servizio che diventa segno di condivisione, di aiuto autentico, di vicinanza verso chi vive la sofferenza e l’abbandono». A raccontarlo a Radio Kalaritana è don Roberto Atzori, responsabile regionale e assistente spirituale delle Misericordie che in questi anni hanno portato avanti il cammino tracciato dal Papa, fatto di presenza, ascolto e carità concreta.
«Durante i suoi incontri in Piazza San Pietro con i volontari – ricorda don Atzori – il Santo Padre ha più volte ribadito che “troppe persone parlano, ma poche fanno”. Un’esortazione che le Misericordie hanno raccolto con serietà, agendo nei territori colpiti da calamità, per es. durante i terremoti in Italia, ma anche portando soccorso umanitario nelle aree di conflitto come Gaza e Ucraina».
«L’attenzione alla povertà – continua il responsabile – , che è il cuore del pontificato di Francesco, non è solo verso quella materiale. Povertà è anche quella relazionale, sentirsi soli, dimenticati. Perciò le Misericordie si impegnano non solo nella cura dei malati e dei fragili, ma anche nella protezione civile e nel sostegno alle popolazioni colpite da ogni forma di emergenza». Un impegno che «non è assistenzialismo, ma vicinanza autentica. È vivere il Vangelo con le mani e col cuore. Essere prossimi, come Gesù, a chi soffre».
Una presenza che, negli ultimi anni, si è sempre più estesa, con la nascita «di nuove realtà anche in Terra Santa, come a Betlemme, segni tangibili di una solidarietà che vuole superare barriere geografiche e culturali».
Il volontariato non è solo azione, ma anche testimonianza: «La nostra realtà – aggiunge il responsabile – incarna le opere di misericordia evangeliche, con uno stile di dono gratuito, che è ciò che Papa Francesco ha chiesto fin dall’inizio del suo pontificato». In Sardegna, come nel resto d’Italia, le Misericordie portano avanti questa missione anche attraverso i giovani del Servizio civile: «Insegnare loro il valore della presenza, del sorriso, del servizio gratuito è forse uno dei doni più grandi che possiamo offrire alla nostra società».
Scopri di più da Kalaritana Media
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.