Comunicazione Cei

Il silenzio che accoglie: l’eredità comunicativa di papa Francesco nelle sue dodici Giornate mondiali Nel dolore per la sua morte risuona il valore del silenzio come ascolto autentico e via alla relazione, secondo il suo magistero

Il direttore Vincenzo Corrado

Il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei Vincenzo Corrado, nella sua Newsletter settimanale destinata ai colleghi delle diocesi italiane esprime alcuni pensieri in merito alla scomparsa di papa Francesco.

Riportiamo di seguito il suo testo.

«Il silenzio non è semplice assenza della parola, ma apertura totale ad accogliere e condividere la pienezza della vita altrui. In queste giornate velate dalla tristezza e dal dolore per la morte di Papa Francesco, si comprendono maggiormente le parole e i gesti compiuti. Passando in rassegna i dodici messaggi per le altrettante Giornate mondiali delle comunicazioni sociali, emerge l’importanza della dimensione relazionale in un contesto sempre più complesso. “Dobbiamo recuperare – scriveva nel 2014 nel suo primo messaggio – un certo senso di lentezza e di calma. Questo richiede tempo e capacità di fare silenzio per ascoltare. Abbiamo anche bisogno di essere pazienti se vogliamo capire chi è diverso da noi: la persona esprime pienamente se stessa non quando è semplicemente tollerata, ma quando sa di essere davvero accolta”. Ecco, il valore del silenzio! E proprio in questi giorni diventa un tracciato preciso su cui camminare».


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