Ricorrenze

Sa Die de Sardigna: Cagliari, Alghero e Bono capitali della festa identitaria La riccorrenza fa memoria della cacciata dei Piemontesi dall'Isola

Un murale

Tre capitali simboliche per l’edizione 2025 di Sa Die de Sardigna, la festa del popolo sardo che ogni 28 aprile celebra la cacciata dei piemontesi e l’affermazione dell’identità isolana.

La Regione Sardegna ha scelto quest’anno di sostenere tre comuni fortemente legati alla storia dell’isola: Cagliari, epicentro dei moti del 1794; Alghero, città natale del patriota Vincenzo Sulis; e Bono, paese di Giovanni Maria Angioy, figura chiave nella rivoluzione sarda.

«È una giornata importante da ricordare – ha dichiarato l’assessora regionale all’Istruzione Ilaria Portas – e quest’anno abbiamo deciso di finanziare tre luoghi simbolo. Vogliamo che Sa Die cammini anche sulle gambe e nelle teste delle nuove generazioni, e per questo è fondamentale il coinvolgimento delle scuole».

Il Consiglio regionale accoglierà gli studenti per la celebrazione ufficiale, con l’obiettivo di rafforzare la memoria storica tra i giovani. «Il mio sogno – ha aggiunto Portas – è riportare a Cagliari la rappresentazione storica dei moti, come avveniva in passato, per far rivivere lo spirito rivoluzionario e l’orgoglio del popolo sardo».

Il programma degli eventi a Cagliari prende il via il 27 aprile, con il battesimo della targa commemorativa dei moti all’Arco di Palabanda, seguito da una fiaccolata nel centro città e un flash mob sotto il Bastione. Il 28 aprile, festa ufficiale, Sa Die animerà Piazza del Carmine con reading e musica dal vivo: sul palco Andrea Porcu, Claudia Aru, Franca Masu e Andrea Andrillo, mentre nel pomeriggio le vie del centro ospiteranno musica itinerante e iniziative culturali.

Una celebrazione diffusa, che guarda al passato ma punta al futuro, con l’obiettivo di rafforzare l’identità sarda e trasmetterla alle nuove generazioni.


Scopri di più da Kalaritana Media

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.